Gaetano Salvemini - Dal Patto di Londra alla Pace di Roma

. ,. ' '• -88territorio degli uni da ·quello degli altri : l'unica differenza è che gli italiani tendono a concentrarsi nelle città, mentre gli sloveni e i serbo-croati· formano la/ massa. delle po~olazi0ni rurali. . . . . J' 11 distretto d1 Volosca ( 47.700 slavi, 955 1tahan1) e stato sempre considerato dagli scrittori italiani (Corybi, Benussi) come una « mostruosa 1 appendice )) annessf all'Istria vera e propria dal Governo austriaco collo scopo di aumentare in quella provincia la preponderanza degli slavi sugli italiani. Togliete via dall'Istria que~t'appendice,, e la preponderanza slava nell'Istria occidentale si , ridurrebbe a non più di 27.000 individui su un totale di ~27.000 abitanti. Anche questa minima maggioranza è determinata in parte dal fatto che il Governo austriaco ha sempre preferito i croati come operai dell'arsenale di l?ola., escluden:do l_e'lemento italiano per quanto gli era possibile, senza riuscir tutta via a evitare una m·aggioranza italiana a Pola.. Inoltre, si deve notare che le più importanti città , dell'Istria: Pola ( 37.000 ), · Rovigno (1 I .ooo), Capodistria (9.000), Pirano (8.ooo), 'Muggia (5.000), Isola (7.000), Parenzo (4.000), Dignano (6.ooo) - ·sono prevalentemente italiane. Pisino e Gimino sono i solL centri superiori ai 4.000 abitanti che abbiano una maggioranza slava. Di solito gli slavi son disseminati su un territorio roccioso e povero, in piccoli centri che di rado superano i I ooo abitanti. " Ri:asstunendo, se togliamo dall'Istria il distretto di ,, olosca, la \..1·· enezia Giulia è abitata da italiani e slavi in proporzioni eguali, anche nello stato td'i cose creato Biblioteca Gino· Bianco { !

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