Gaetano Salvemini - Dal Patto di Londra alla Pace di Roma

I I ; I ' i - 50 - \ seppe capire che la sua causa non sarebbe divenuta sim- , patica e potente nella coscienza dell'umanità, se non fosse stata riconosciuta, da tutti gli onesti come causa · di giustizia umana. Che cosa sarebbe stata la storia / d'Italia nei secolo· XIX, se iJ Piemonte avesse rivolte le ,sue « ambizioni )), non verso l'Italia, ma verso la Svizzera, come lo consigliavano gli agenti austriacanti ? E la S erbie non com.mette oggi questo medesimo tipo di .errore, rivelando pretese inique a danno deH'Albania, mentre ha bisogno di conciliare le simpatie di tutti gli .uomihi giusti alla causa nazionale slava? L' « ambizioso )) Piemonte fece nel . « conquistare )) l'Italia qualcosa di più che essere giusto. Seppe essere anche 'sapiente: seppe, al momento opportuno, rinunziare anche alla Savoia che era la culla della sua di- ' . nastia:, e a Nizza - terra allora schiettamente italiana -- che era la ·patria di Garibaldi. La S erbìe mediti questi esempi, che le vengono indicati da amici sinceri della nazione jugoslava, e amici non della ventura. ·Abbia il coraggio di rompere ogni solidarietà con quel nazionalismo, che compromette con le sue frenesie la causa nazionale slava,. e rende difficile in tutti i paesi l'azione di tutti gli amici della caus·a slava. Occorre. 1nél:ggiorcoraggio morale a compiere certe- rinunzie ragionevoli e necessarie, che a sbraitare in compagnia di folli, alla cui fame di dominio .non basterebbe l'intero mondo. E le nazioni si costituiscono col coraggio morale e con la saggezza, non con le ambizioni inique e col mettersi contro t,utti gli elementi della realtà. ,,. -Biblioteca· Gino.Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==