Gaetano Salvemini - Dal Patto di Londra alla Pace di Roma

I misura dalle stesse ·leggi,, invitati ad entrare ad egual titolo nei confini--d-i• una nuova patria. Nelle elezioni comunali del _1913, gli italiani di Go- \ rizia, ·pre-muti dagli sloveni e tormentati dal Governo, dovettero allearsi coi tedeschi e concedere a costoro due· posti nel Consiglio ,comunale. Questo piccolo incidente elettorale è un simbolo, della situazione non solo di ,Go- , rizia, ma di tutto il territorio misto, che si stende dalle Alpi Carniche al Quarnaro. Ed è un simbolo anche della minaccia, che incombe sulla 'politica estera dell'Italia, se l'Italia non saprà assicurare in quel territorjo , · la con-yivenza pacifica fra slavi e italiani. Come sotto il dominio austriaco 1~ lotta fra italiani e slavi serviva solo at te~eschi per farsi avanti fr.a i due contendenti, e conquistare posizioni politiche dominanti, in città in cui l'elemento tedesco non rappresentava che una infi.1na minoranza, così domani, nella nuova Europa 'che uscirà da questa guerra, una lotta fra ita1 liani e slavi delle· nuove provincie italiane, servirebbe agli interessi jnternazionali del pangermanismo. Il contrasto, infatti, fra gli italiani e gli slavi nei confini della nuova Italia non potrebbe, non avere le sue ripercussioni di ostilità in tutto il territorio abitato da popo- , lazioni slave, che si stende fra Lubiana ed Antivari. Comunque queste popolazioni vengano a trovarsi ordinate dopo la guerra, un'Italia che amministrasse alla maniera austriaca ]e popolazioni slave incorporate nella sua nu9va frontiera, sarebbe la loro più odiosa nemica nazionale. Italiani e slavi del sud sarebbero così condannati ad un odio eterno da una politica slavofoba, che veni~se instaurata nelle nuove nostre provincie. Tutta la politica Biblioteca Gino Bianco I

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