Luigi De Muneri - Martiri sconosciuti

38 Biblioteca Patriottt·ca torno e si misero a mangiare di buona voglia; e Augiolino e N ·t nni dopo eh'ebbero dato. a tutti la buona notte s'incamminarono pian piano verso Zuccaja; 1 'uno narrando e l'att1·o ascoltando le vicende della giornata. - · Ma erG dimi - conchiudeva il cursorA - se non mi fosse cap l tata l'idea di andar a cerca.t• sor Marco e di fare in maniera che venisse al Municipio, tu, ne son certo, non f!a resti stato eletto: perchè il sindaco, tu sai, che razza· dL uomo egli è: avt:tebbe tenuto fermo un pochino, e poi a?pena H Recchialli avesse alzato un zinzino la voce, e' non avrebbe più fiatato; e quanto al Fabrise, non c'è che dire, avrebbe fatto a più non posso, ma, infin de' conti , uno conta per uno e nulla più. Povero Nanni! se queste parole lo amareggiassero, non è a dire... Apprendendo Ja notizia della sua elezionP, aveva su quel subito, creduto, che i suoi nemici e i suoi debolt amici avessero alfine, riconosciuto i meriti suoi e che, per questi . e non per altro, e' fosse stato da loro eletto: ct·edeva scorgere in ciò un primo passo del mu .. nicipio di Zuccaja verso il giusto, il vero e il buon9: credeva, che la sua povertà, se non altro; avesse toccato il cuore a quegli assessori, che cuor non avevano: credeva ta11 te altre belle cose, ma non avrebbe mai creduto, che la sua elezione fosse frutto meschino di meschi· nissima vendetta. "!:'' f' ... ... .'...... ~ .. .... t l

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