Luigi De Muneri - Martiri sconosciuti

" Ma1~ tiri sconosciuti 1~ - ------------- contt·o let e Nanni, .che giurò di vendicarsi; e da quel g1orno in poi non ci fu sgat·ba~zza, o insolenza, o dispotto, o peggio, che non faces -·e ad ambedue. Tale era Cenc.o. E Nanni, che fin allora non aveva conosciuto odio, ne sentì le pun ture amare a cagione d t quel discolaccio; e, se non potè veramente odiare, peL'chè e' non era da ciò, pure gli è certo, che nemmeno potè più compal.iee, nè· scusare le ribalder.ie di lui. La dimane, Nanni, si alzò a bruzz;co, si vestì in fretta, e s'avviò a casa dell'amico; ma giunto lì presso, vedendo le imposte della camera di lui tuttor chiuse, andò a fa,. e una giratina, un po' fuor dell'abitato . Passatta una mezz'oretta, o così, tornò inçlietro, e trovò l'amico sulla so. glia dell'uscio, appoggiato con le spalle a uno sttpite: 8e ne stava lì a guardare il tempo · e a godersi il f.cesco mattutino col sigar·o in bocca e le braccia conser·te al seno. Costui, appena scorse Nanni, ·gli sndò inc9ntro, sempre con le bJ•accia conserte, e gli disse: - E dunque? - Dunque ho deciso. - Hai df'ciso, e va bene; ma come? - Di concorrere, - rispose piano Nanni. - Bravo! bravo, Nanni! O che non avevo detto, io, che tu ci pensassi su? La noln si sbaglia: la notte è la madre dei pensieri. Senti; ha' tu preparato tutto? Se non hai preparato, · prepara: perchè hai a sapere, che al tocco gli a'3sessori si uniscono per isbrigare la faccenda; vedi che non c'è tempo da perdere. · - Gli attestati gli ' ho tutti con me, e non mi manc~ n.ltro che l'instanza; ma a questa non ci penso più che tanto, percbè in un flat te Ja scrivo. ..

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