Ernesto Mezzabotta - Il 1848

APPENDICE . l l . . Pio IX,, l'Italia e i Sovrani. l l~ttori hanno veduto cJn quanta fede con quanto en- /tusiasmo un libero prosatore rE·pubblicano, come Filippo De Boni, salutasse i trionfi popolari del Papa-Re. Gli è che · a quei giorni, Rotto l'impulso di Vincenzo Gioberti, l'Italia tutta si era persuasa che da Roma, dal , Papato poteva venirle la risurrezione. Illusioni stolte!... diranno t aluni che si gonfiano dei risultati di una esperienza dolorosa. Ma a quei giorni, se era HlusionP, era giuS~tificata , santa., nobilissima. E da Giuseppe Garibaldi che ·dall'America meridionale mandava a offrire !a SQa spada a Pjo IX, a FiUppo De Boni che dalia sicura Svizzera inveggiava colla sincerità più as~oluta alle riforme e alle promesse del papa., non v'fra chi non credesse che certamente la redenzione del nostro paese sarebbe venuta dr là donde ~ ì sp~sso ci vennero le oppressioni e Ja chiamata dello straniero. Quando dico che tutti crrd~~ an_o, m'inganno. V'era una terribile ecceziose: V'era a Firenze un . ghibellino. della ferrea stirpe medioevale, in cui pareva che Dante Al~ ­ ghieri , trasmettendogli la r.ua potenza di flagellare colla ' '

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