Ernesto Mezzabotta - Il 1848

IL 1848 5 Nella Taverna germanica di Charing-Cross, uno dei quartieri più poveri di Londra, convengono la sera, gli addetti all'Ùmile è onesta corporazione dei facchini di carbone. ' Colà, per poche penees, banno un bicchiere di ·gin o di brandy che scuote le membra assiderate, distrugge l'effetto della nebbia, ed è considerato dal cokney (proletario inglese) come il compimento indispensabile di una buona giornata. La taverna, quantunque abbja nome di germanica, e quantunque sia tenuta da un tedesco, non ha la menoma preferenza in fatto di avventori; inglesi, francesi, tedeschi, americani sono accolti collo stesso Sorriso, la cui espansione varia soltanto secondo la capacità bevitoria . dell'avventore e la sua solvibilità riconosciuta. Al .fianco dell'immenso bancone, coperto di latta in- , chiodata nel legno, che serviva di trono al fortunato monarca dei liquori spiritosi, si apriv& la porta di uno stanzino riservato, che gli abituati della grande stanza terrena affumicata non contemplavano fuorchè con un rispettoso terrore. QueHo stanzino riceveva di tanto in tanto la visita di uomini che avevano l'aspetto di commessi di negozio, di impiegati nell'amministrazione .della City, o di addetti alla sagrestia ·della chiesa di San Paolo; insomma dì una classe di cittadini immensamente al disopra di quella dei frequentatori ordinarii. Nello stanzino si portavano bottiglie di rhum, bicchieri dpumanti di ala freschissima, e talora del buon vino di · Porto -- il celebre vino di Porto che forma, nella mente del popolano britannico, qualche cvsa di simile al nettare serbato alle labbra celesti. · •

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