Ernesto Mezzabotta - Il 1848

' ( BIBLIOTECA PATRlOTTlCA Oh, cerchiamo, cerchiamo un asilo nella libera Inghilterra, dove prepotenza di1 ministri e orgoglio 4i re si · frangono innanzi alla porta chiusa Jel più umile cittadino; dove le ingiustiz.ie e le tirannie si discutono sempre, non già a por :·.e chiuse e al cospetto di giudici venduti, -··· ,, ~ · ma innanzi al più grande tribunale del mondo - quello del Parlamento - con tutto il popolo britannico spetta- · tore interessato! .. Sii benedetta, o terra inglese; e .non già pei fumaioli · innumerevoli donde sfugge a neri torrenti il fumo delle tue officine. non pei vascelli poderosi che solcano tutti i mari, non pei fiumi d'oro che il Tamigi instancabile versa ai piedi dei tuòi lordi e dei tuoi princìpi mercanti. No; io ti benedico ·perchè nel tuo libero suolo trovarono asilo inviolabile i grandi nostri che lo straniero 1 perseguitava a morte; perchè la generosa parola dei tuoi ministri marchiò a fuoco gli atroci ~ominii che tortura- , van9 l'Italia, e proclamò il governo borbonico « La negazione di Dio; » perchè sotto l'egida invitta delle tue lib~rtà poterono pensare e combattere per la patria col loro che erano destinati a r~dimerla, Ma1Jzini e Garibaldi. .. ·L'unghia · grifagna dell'Austria, che si distendeva fru. gando per tutto il continente, si arrestava dinanzi all'oceano che, com~ una corazza di diamante, cinge la grande Isola ~Hanca, la formidabile Albione. Avventurjamoci dunque per Londra seuza paura. A ' Vienna, a Madrid, a Parigi, a .Milano, a Roma, a quest'dra un birro ci avrebbe adocchiati, e udendoci a parlare di Patria ci avrebbe arrestati senz'altro. Ma qui la perso·na e la parola sono liberi, e non ci sono sbirri tedeschi che ci ' vengano a seccare... •

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