Ernesto Mezzabotta - Il 1848

IL 1848 39 del popolo, adopeerò altro nome che quel lo datogli dai S110i compag·ni , Ciceruacc~hio. Codesto nome risvegliami nella mente l' imma.gine che il suo storico e gli atti suoi mi presentano; parmi vederlo, vestito delle foggi e trasteverine, ·in · mezzo a circolo denso d'amici, e udirlo paelar{? animatissimo colle parole, cogli occhi e col gesto, e lodar Pio, e accendere negli altri l' amor di patria, e ragiop.are di Roma, di quella Roma ch'egli ama tanto! Negli ultimi avvenimenti ricorre spess~> il nome del buon popolano; ond' io qni {firò alcune parole che ~li manifestino l'affetto e la ~ratitu ~iine pe' suòi servigi alr i tali ca causa d'un fratello a lui sconosciuto, chè sooo anch'io popolano. « Quest'uomo, eletto dal suo carattere maschio e generoso, dalle circostanze e dalla libera volontà del popolo teverino a suo consigliere e tt..ibuno, dignità involontarja ch'esercita degnamente, potè rivelare qua1e giovent.ù, ' quanta forza e che nobjl grandezza si nascondesse in un popolo, che ieri parea dormisse per anco un sonno di morte; insinuando una intera devozil 'Oè inverso il pontefice, proteggendo l' ordine, persuadendo l' unione, ei potè volgere a hene quell'altera generosità, quèlla pronta risolutezza, quel sereno coraggio, quell'ira impetuosa a cui facile succede il perdono, e quella amorevolezza ospitale, che accenna codesto popolo non inde6·na posterità di Quirino. E Ciceruacchio, sua mente e sua voce, raccoglie in sè stfsso le splendi ·le qualità del tipo nazionale; anch'egli furtissimo della persona e tutto pietosa gentilezza nel cuore, anch'egli talvolta manesco, almeno ne' suoi pri:ni anni, d'animo baldo e d' umor bellicoso anch'egli s~l1i6tto, ma fiero, tert·~bile contro chi comba. t

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