Giuseppe Faravelli - Il Partito socialista verso la Costituente

- 6 - nel campo internazionale ed in quello interno, il mondo sarebbe trascinato verso nuove catastrofi. Il nostro paese sarebbe condannato: nei rapporti internazionali a diventare una specie di colonia, oggetto di influenze imperialistiche contrastanti; nei rapporti interni a rinculare verso una grigia vita politica e sociale di tipo giolittiano (di quel giolittismo, che se forse fu progressivo nel primo decennio del secolo, oggi sarebbe un regresso enorme), o a una nuova forma di fascismo. No! La vecchia società non può ricominciare come se nulla fosse stato. A questo punto una necessità s'impone, un atto nazionale che costituisce in pari tempo una esigenza urgentissima e un diritto assolutamente incontestabile: consultare nelle forme della più illimitata libertà il popolo italiano, affinchè - dopo così immani disastri e rovine procacciate dai vecchi ordinamenti oggi in iscompiglio - si pronunci sull'assetto da darsi alla vita nazionale e dello stato. Si impone una Costituente. La costituente è un diritto del popolo· che non può a nessun costo e per nessuna ragione essere ricugato o rinunciato. Parliamo schietto ed aperto: i tentativi che si profilano di sabotare e dì eludere la Costituente porterebbero, se vi si perseverasse, alla guerra civile. Ebbene; noi socialisti siamo decisi ad affrontarla, se ci sarà imposta; ma faremo di tutto per evitarla, perchè sarebbe l'estrema rovina del Paese. Facciamo di tutto: e ne è una prova evidente la grande moderazìon~ e prudenza politica dei partiti di sinistra in questo momento - il nostro, quello comunista, ed il partito d'azione, - che non si può non riconoscere a loro merito. La rottura del Comitato Nazionale di Liberazione, se mai avverrà, non avverrà per coipa nostra. Bisogna andare verso la Costituente nella concordia, sotto !"egida di un governo veramente nazionale, nel quale i diritti del popolo lavoratore siaB10.ote 1 Gino B1anc;cr

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