Carlo Sancasciani - Quattro parole libere sull'attuale condizione dei parrochi delle campagne

5 e in ctuesta cerchia davvero si dava ansa ai maliziosi a dire che la musica era mutata , ma il maestro di cappella durava sempre lo stesso. Insomma, pei parrochi sono i gravami , e quanti le spalle valgono o no a portare; quanto ai vantagg i , è uu altro paio di mani che. E trattandos i alla peggio le cose nostre, e adoperandosi seconoi duramente fino nello adempimento di stretti doveri di giustizia che si attengono alle necessità della vita, e mettendosi le nostre pet·- · sone in segno all ' odio pubblico per atti che non sarebbero da noi , ci tolgono quel decoro, confidenza c ri spetto a cui abbiamo diritto, e senza i quali non si governano i popoli. E prima dell e provvisioni. -- Madre del rispetto è decenza; ove questa difetti , invano ti farai scudo del carattere sacro e dell' uffi cio celeste. Ogni uomo vive dei sensi; ma molto più la gente rozza e illetterata dell e campagne. La quale ha un senso finissimo di satira e maldicenza verso i suoi prepositi; e rÌeanco la virtù le va a sangue se è mal vestita. Tanto è vero, che nemmeno i miserabili vogliono sapere di squallore in ·altrui, e che la miseria confina sempre con il ridicolo. Ora, c.ome si farà padre ai popoli chi è da loro ributtato ? Come soccoHerà al bbogno chi è povero al pari degli altri ? Come spezzerà il pane della intelligenza e della vita chi è necessitato ad andar sempre attorno, e forsP. anco ricorrere al lavor.o manuale per 1ogorare piLL che mantenere la

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