Francesco Domenico Guerrazzi - La torre di Nonza

IO L.\ T I)I\RE }) l :\11\Z.\ ,. ('flluuuiat·c. Chetali c mangia. Ventimila ft ·anchi , <'he ,. ti do, bastano a quattro famiglie di gente semplice, ,, p tu sci solo, o Faht'izio fl'ancesc, fondatore di re- )) pubblica! " <4J = Ot'a poichè, in gt'azia di questo dispaccio telegt'afìco , che pal'la chiaro rimase sfidato su la borsa del Sultano ammazzando la Grecia , il Lamartine va uccellando nuove .pensioni da qualche altro potente cui torni il conto di ammazzare la ltalirt ; ma siccomr. il Lamartinc, a suo credere, di già !.'ammazzò viva, adesso si esercita ml ammazzarla morta. L'astio della gente galla contro la lat ina giammai si dimostrò quanto in questi ultimi tcil tpi palese: dapprima ella eresse al eiclo i mot' ti in olt raggio dci vivi, poi quando i vivi ehiarirono, che le tombe italiane erano pi ù adatte a mantcnct'C sana e vivace la Libcrtil, che not. le cuiiP fl'anccsi, ecco la gente maligna con la destra a{Tcnalo il npstro Popolo prt· la gola lo" tiene confitto dentro i sepolcri, c con la manca, profana gli nvelli dei suoi maggiori. Sgombt·a dal sepolcro usurpato Vittorio Alfieri , c sperdi le tue ceneri c il nome sotlo la condanna d' imbecillità contro te pronunziata da !Jfonsiew· Giulio .Jannin. E qual ò ()UCSto Monsieur .Jannin ? domanda il. Popolo sghignazzando: egli è una maniera d' intagliatore di ninnoli critici assai rassomiglicvoli ai noccioli di pesca. c di ciliegia stm'iati , inezie di scoltura femminile, che l"copoldo Cicognara uclla sua Storia rammenta (fil ; una sot'ta di chiment bambinante nel vuoto , la quale in ctù pt'Ovetta ci fa sapere le oper1~ della sua gioYcntù cssct·c cianciaft·uscole, c ciò nnicalll('nte Jlet' dat'Si ad inlcndet·c di aYer me so giudizio a srssanta anni ; improvvido ci non s::~ come insegni i j)t'O\whio italiano a noi: chi di venti no11 11(' ha, di

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