Francesco Domenico Guerrazzi - La torre di Nonza

U TORRE DI NONZA . .mutlli si ti1cciano; c a te venuto a questo passo, se non ti ablwndona del tutto il senno, non avanza altro che ritirai'<' i piedi fuo1' i della staffa c agguantarli con ambedue le mani alla c1·inicra del cavallo , od abbracciargli il collo c raccom~mdal'Ji a Dio. Ln mia ospite di Canari mi nffermaYa , che quantunque Yecchia di cotesta stl'ada, non l'nveva mai potuta fm'c a cavallo , n è a piedi senza scntir·si pigliare dalla vc1·tigine, onde per usanza antica costumava chiude1'C l'occhio più prossimo al )Wecipizio, c con la mano cil'COSCI'iverc il raggio della Yista all'aiLI'Opcl' motlo, che non balenasse. Dallo esposto fin qui possiamo inferii'C, che ogni buon Cl'istiano ha ragione che basti per non incomincia1'e cot es to viaggio, o incominciatolo una volla tornarscne indietro ; eppure vi è ancm·a di peggio ; di repente la t1·accia della strada si smarrisce, c per favellare più esattamente, ti si pl·e - scntano ad un tmlto davanti due o tt·c Yiottoli, di cui nno mena a galvamento , e gli all1·i due alla morte ; c lo so ben io , che sbagliato il sentiero m' inoltrai in cima ad un g1·cppo di pietra Yiva d'onde stornm·c m·a impossibile, c l'abisso mi si apriva al desti'O Iato e davanti. li cavallo non si potendo reggere su quella piett·a in pendio prese a sdntcciolare prima con le zampe det'et.ane, poi con le anteriori: i compagni con altro non seppero aiutarmi, che dispemtamente gl'idando; fortuna volle, che il cavallo nello sdrucciolare si abbattesse a mano manca, sicchè io mi riebbi a meno di un palmo dell 'odo del precipizio. Hizzatomi in piè salvo, e come a Dio piacque senza troppe avarie, mi atten..tai sporgere il capo fuori della rovina, c mi ritl'assi indiclt·o rabbrividito:= anco questa è passata! = io dissi , ma a denti stretti , ed anco adesso che Ci penso mi sento grondare la faccia di f1·e(ldo suùore. =

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