Francesco Domenico Guerrazzi - La torre di Nonza

22 1...\. TOIIHI:: DI J'\0!\Z.\ >> dice, che la Fr·anda non ~\v~sse cagionato alla Cor~ica ~> peggior male di queiJo di privarla dell'onore di sorn- » ministrare le guardie al papa » <12 ). E santamente dice. Se i repubblicani francesi il nome di cristianissimi rifiutando aborrirono .essere figliuoli primogeniti clelia Chiesa, dall'altra parte mostraronsi di memoria felicissima nel rammentare le faccende della Mitologia; segnat-amente il tt·atto che fece Apollo a Marsia quando lo trasse Dalla vagina delle membra sue (13), allot·chè dopo avere scorticato Pio VI lo gittarono a morire nella Certosa di Vienna nel Delfinato, come la carogna nella Sardigna. Più tardi i Francesi am manettati e .infrenellati da Napoleone I esultano con-- ducendo in trionfo Pio VII. Servi della gleba , obbedendo al padrone, prima levano in alto il papa per attingere l'acqua e dargliela a bere ,' subito dopo rituffano il mazzacavallo sacerdotale nel pozzo. Savona ~asselo, che vide il pt•ete imbelle e vecchio con modi si.ffattamente disonesti bistrattare, che qualunque sbirro il quale non fosse stato francese ne sarebbe motto di vergogna: chè se taluno osservasse èome trattanùos~ ùi sbirri non ci entra vergogna, dirò di rimorso , ù 1 ·ribt·ezzo , insomma di quella qualche cosa , che giù, giù in fondo dell'anima rimane nell' uomo , tuttochè sbirro. - Quando meno te Io aspetti volta faccia. la Francia, e muta metro; ecco le tornano le tenerezze pel papa di Roma, lo ·protegge, lo culla insieme al papa di Costantinopoli, ad ambedue pot·ge con le proprie mammelle il lHttc: chi mit·a il gwppo ridendo e abbrividendo ricorda Romolo e Remo allattati dalla lupa. Reclcnnt Satttrnia rcgu~t! Parlo di cose t\ tutti

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