Francesco Domenico Guerrazzi - La torre di Nonza

tA TOHRE 01 NOJXZA 129 e sparpagliati agguantaronsi di greppo in greppo pigliando la cresta, che soprasta al paese diNonza. Tirava un ponente gagliardissimo, sicchè I' aria per ogni lato limpida e serena, rendeva ngli occhi distinti gli oggetti quantunque piccoli e lontani si fossero, ed agli orecchi il più leggiero susurro muovesse dal mare: per la quale cosa i Canarcsi maravigliando contemplm·ono clrappellat·si tuttavia invitta su la Tm·re di Nonza la bnndiera còrsa; nè questo solo gli faceva trasecolare, ma , c in bene altt·a guisa eziandio il con tinuo trarre di moschel.teria dalle feritoie di quella. Cauti sempre e più sempre si accostano e senza che i francesi punto se ne addussero pervennet·o ad addopal'si dietro i primi casolari del paese. " O i qui odono la voce di capitano Giacomo , che urlava da spiritato: · = Gim·o alla Madonna santissima, artigli eri afft'ettatcvi. . . presto a caricat'E' il pezzo . . su Erminio, su Chiucchiutello, da b1·a\ri: e YOÌ altt·i a· moschettoni. Per Dio oh! quanto state a metlCJ'e coteste spingarde sn i cavalletti... fuoco al cannone! " Il cannone balenò, tuonò c tanto appan e il tiro aggiustato , che la palla J'llinò per lo appunto la corona del muro di cinta dietro il quale stava formandosi la colonna di attacco dei granat!er·i francesi , onde pat·ecchi ne t•imasero mot'li , c troppi pili dai ~assi impetuosamente balestrati , malconci E' ferili. = Da capo caricate, sempre urlava il capitauo Casella e pet· questa Yolta a mitraglia scal'ichrrf'te quando il nemico sarà a mezza costn. non pl'ima . Orn mano agli schioppi, fuoco a rolontà ... su Pilon.e, a te Riccino, o tu Panicaccio del moschetto che fai ? << E uno dopo r altro t·imbomhm·ono i colpi mantenendo vivo un magnifico fuoco di fila.

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