Napoleone III e l'Italia - 1859

- 2Gmezzo di dar sod isfazione alle spernnzc, ehc ha suscitnte sot to pena di perd ere tutta l' innuenza in Jtnlia, e ù' essere sove rchiato eglì stesso da dell e passioni che la sua popolarità attuale contiene. L ' inte resse religioso è compromesso in P iemont e, abbiumo detto , come l' iuter esse na zionale; è dunqu e urgente, per molte rn gioni, che in un paese cnttolico non si pro lunghi più olt1·e una sc isssura colla Co rte di H.oma, che è un inco ragg iamento nlle passioni rivoluzionnr ie, una tr istezza c llll imbarazzo ver le coscienze e un vero per ico lo per il governo. Jl · Clero l., iemontesc non ha odio con tro il governo rappresentativo; nel 181·6 c nel 1847 esso f' ra qunsi tutto nel movimento libera le , cl.e dir igevn no il Co nte ~ Balbo c l'A ba t,~ Gioberti. La sua attitudine ha cambiato, allorchè la legge sul matrimonio cidle e quella sull e feste ecclesiastiche hanno ope rato una sc issura con Roma . No i non dobbiamo discute re qu este leggi : constatiamo so lament e, che tutti gli uomini illuminati del P iemonte deplorano qu esto sta to di cose, e ne invoca no il termine con tutti i loro voti. Abbiamo troppa fiducia nell 'a lta intelli genza del primo ministro del Re eli Sa rd egna per non esse r e convinli che l'ostacolo a qnesta ri conciliazione, tnnto de si de rabile; non sar ebbe nella sua volontà. Ciocchè lo prova, è la sua clichiarnzione nella sessione ullima in proposito dell' incamcrn zione dci beni del Clero, che egli ha r es pinta energicumcnle, insp ir·anJosi, come ha detto, dn moti vi di altn politica. 1\Ia non bi sogna illudersi: questa rieonciliazionc non è facil e. Vi sono degl'impegni pn'si, degli amor propri eccitati, e non si saprebbe uscire da qu esto impnccio, in cui ci si dibatte, che solto la protezione di qualche gra nd'atto, che sarebbe una guarenti g ia data ull' int er esse nnzional e, e un mezzo di riconcilinrlo all' intl'l'esse religioso. Se in luogo di ciò lo slalu (jtto si prolunga in

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