Discorso del commendatore Marco Minghetti presidente del consiglio detto il 28 e 29 giugno ...

43 vero che il primo effetto dei trattati di commercio liberali non può essere che una diminuzione nei proventi dell'erario, nè io stesso lo negai quando su di ciò mi movea instanza l'onorevole Michelini, che mi dispiace non vedere ora al suo banco. Ma noi non potevamo, o signori, esitare, perchè si trattava di far riconoscere economicamente l'Italia dalle nazioni che l'avevano riconosciuta politicamente, ed il riconoscimento economico, il vincolo degli interessi cogli altri popoli forma og.gi gran parte della potenza d'una nazione. • Non potevamo esitare altresì perchè credevamo che i trattati commerciali fossero mezzo acconcio a svolgere la ricchezza nazionale, la quale s~pperir deve ai bisogni del tesoro. Io di co pertanto che per l'effetto complessivo di queste due cause, noi dovremmo aver avuto nei proventi doganali una diminuzione assai maggiore di quella che è resultata, e se fu minore, ciò prova, secondo me, che ha operato eziandio un'altra causa in senso inverso, che vi è stato un movimento naturale d'aumento nelle industrie e nei commerci, il quale in parte ha controbilanciato gli effetti delle cause di cui testè discorreva. Io credo, o signori, che i rivolgimenti che ebbero luogo in Italia, la scomposizione delle guardie di dogana, la rilassatezza della disciplina, la quale per certo tempo inevitabilmente doveva seguire la

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