Saverio Merlino - Concezione critica del socialismo libertario

III Mi sembra d'essere stato tanto piu imparziale nel mio apprezzamento della dottrina del Tucker, ammettendo, contrariamente alle mie precede~ti convinzioni, che una gran parte di ciò che è classificato oggi sotto la denominazione di comunismo anarchico è derivato purtroppo dalla teoria individualista. Questa affermazione sembrerà temeraria, ed io cercherò di giustificarla. È appena necessario dire che non ho in nessun modo l'intenzione di sconfessare il comunismo anarchico, benché volendomi sottrarre alle formule, io preferisca per me la denominazione piu generale di socialista anarchico. Desidero soltanto richiamare l'attenzione dei miei amici su alcuni errori che si sono infiltrati nel nostro programma, o piu esattamente voglio criticare una delle tendenze che si sono manifestate nel campo anarchico. Si odono tutti i giorni dei sedicenti comunisti anarchici parlare della « sovranità dell'individuo», cosf come gl'individualisti, e domandare al pari di questi che ogni individuo abbia « libero accesso» alle sorgenti della produzione, come se ogni individuo vivesse in un mondo a sé. « Fa ciò che vuoi», è la divisa che si è adottata, e vi è sottinteso che quando ogni individuo agirà come gli pare, la società sarà organizzata in ~modo perfetto. Organizzare è dir troppo. Si afferma che l'organizzazione non è necessaria, poiché gl'individui s'intenderanno, coopereranno, si distribuiranno gl'incarichi, scambieranno al bisogno i loro prodotti senza un accordo prestabilito, senza un piano concordato prima, cosf a caso, come vogliono le circostanze e per l'impulso segreto della «natura». Vi è anche la tendenza a ridurre la divisione del lavoro al minimo, a volere che ogni regione od ogni comune produca tutte le cose occorrenti, per rendere i rapporti fra gl'individui e i comuni e le regioni piu semplici e primitivi che sia possibile. Il comunismo anarchico consiste nella libertà di lavoro e di 121 Biblioteca Gino Bianco

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