Saverio Merlino - Concezione critica del socialismo libertario

del mondo la lotta è ingaggiata fra i· lavoratori e la borghesia. Quelli- che vogliono uscire dall'attuale stato di cose non hanno che da intendersi fra loro e gettarsi risolutamente nella mischia. II Io so che vi sono degli anarchici pacifici, specialmente gli « individualisti >> degli Stati Uniti. Rispetto le loro opinioni, ma non le condivido. Ogni violenza è deplorevole, ne convengo e sono ben lontano dal consigliare la violenza per la violenza. Ma non dimentichiamo che per uomini privati di ogni diritto e le libertà e la vita stessa dei quali sono continuamente calpestate da nemici implacabili, la violenza è una dolorosa necessità. Se la violenza è un male, i nostri padroni e oppressori cessino di usarla contro di noi. Congedino i loro soldat~, licenzino i loro Pinkerton, demoliscano le loro fortezze, smontino le batterie Gattling, e si intendano con noi per edificare una società in cui tutti possano vivere e prosperare ... Ma essi non fanno nulla di ciò; persistono a circondarsi di baionette e di cannoni, inviano al patibolo i campioni della nostra causa, fanno massacrare quei proletari che osano chiedere lavoro o resistere alla riduzione progressiva dei loro magri salari. Ciò nonostante si chiede a noi di rinunciare all'uso della forza, a noi gli oppressi, a noi le vittime! Ma, benché abbastanza grave da impedire ogni comunanza d'azione fra noi, la questione della legittimità della violenza non è la sola che ci separa dagli anarchici individualisti. Vi sono piu gravi dissensi di principi. Gl'individualisti si dicono, come noi, anarchici e socialisti. Essi partirono infatti da Proudhon per arrivare a... H. Spencer. Cominciarono col dirsi nemici dichiarati della legge, del governo e del salariato; ma a poco a poco hanno abbandonato una posizione dopo l'altra, e ora si limitano a rintonacare tutte queste istituzioni e a decorarle con la parola « volontario)), scritta sulla loro fac116 BibliotecaGino Bianco

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