Giuseppe Mazzini - Il problema sociale

• 4 alla son;nnità, .se .. occorre, l' edificio. ·: t.a .· ~· .n1arcare . il punto di partenza . ' social e. N essun rispetto per i privilegi suna acquisiti , 1nal acquisiti; nesservilità verso la ricchezza. Ora, su questa concezione, niuno. contester à che 1\IIazzini non abbia posto il suo sigillo, il sigillo della sua dottrina passionale. E ~ se è vero che il socialismo è ·avanti tu t to una testimonianza della digniià umana, un atto di -fede nella ragione dell'uomo ·e la· sua potenza di ricostruzione, non si ha torto di vedere, nella formula · 11nàzziniana,.· Libertà e Associazione) un magnifico monumento di socialismb. lVIa si dirà che · la sua· dialettica non è che una formula ester iore e che l'importante, per il socialismo , è la forza motrice della storia. E questa forza ·è ~ornita dagli · interessi di classe , dal cui con- · flitto s1 esplican9 i ·rovesciamenti · della sfruttura sociale. Non vi è oggi socialismo vero senza la nozione della lotta di classe. Se le istituzioni di 'un'epoca so - no negate e la classe oppressa si rialza ro;vesciando · tutta · l 'architettura che pesa su di essa, ciò è, nello spiri to di Marx, la fo'rza reale che costituisce la vera causa tlel pr.ogresso . Si ritroverà in Mazzini qualche idea analoga_? Non ~ probabile. La · . . ' sua filosofia non è, in verità, una fi losofia dèlla forza·. Egli s1 , limie il punto d'arrivo dell'evoluzione u1nana: là, l'eguaglianza nella libera natura; quì l'eguaglianza nella giustizia. Ma con quali forze questo ideale diverrà progressivamente ~ una realtà? \. Mazzini è preciso : mediante la cooperaz1:one di tutte . le for:òe produttive. E così noi vediamo in lqi, come in Marx , le classi all'opera. Si ha quindi torto a credere .che . egli non abbia contribuito a preparare questa teoria delle classi che devono giocare una così grande parte nello sviluppo del socialismo" Mazzini distingue molto ~ nett4ffiente con le situazioni che loro sono _ ' fatte, l e diverse categorie di cit- · . . tadini. Sulla condizione del contadino o dell'operaio, come in quella del ricco o · dell'industriale, il suo spirito ardente e tormentato proietta più d'un vjvo bagliore. Egli vede l'uomò associato ie possessore dei suoi utensili, indipendente, libero, padrone del frutto del lavoro che esce da lui. Il lavorat ore della t erra · ha · le sue · predilezioni. Es- ~o è il 1neno lòntano · dalla natura e il più utile alla società. E sso fa parte d el popolo ed · il popolo, è il vero .rappresentante d ell'umanità stessa. Ma è sop·ratutto · per la sua at- . titudine verso la ricch eiza ed i

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