Giuseppe Mazzini - Il problema sociale

21 miglia; governata da una sola Legge, che conosciamo in parte e che meglio conosceremo ooll'andar del tempo, col crescere ·della concordia, dell'intelligenza, e della virtù: sappiamo e diciamo, che non devono essere in terraJ padroni nè schiavi, .ma fratelli in una sola fede, asso~iati secondo la loro vocazione nel lavoro che incombe a tutti, retribuiti secon- • o • do la difficoltà, l'importanza e il porsi dalla classe che oggi amministra le faccende sociali sulla base della carità, della benevolenza, del generoso concedere, ma su quella del Dovere. Esistono sulla terra -due razze div.erse o siam tutti figli d'un solo Dio? Sono fra noi discendenti di Caino e di Abele, .. · maledetti e· benedetti, iloti e liberi, o siam noi legati in unità di razza nell'umana famiglia, in unità d'or.igJine e d'inten~·· frutto dell'opera loro, ,volonterosi· a to in ciascuna nazione? scegliere e seguire come direttori sociali i migliori tra loro per virtù, ingegno, e religione attiva del bene co~une, pronti a dare in sagrificio il loro bene e le [oro persone, non all'assoluta, sregolata volontà d'un uomo o · dei molti, ma al miglioramento della società, alla salute dei loro fratelli, alla dignità della propria anima, all'adempimento dei loro doveri e · della legge di Dio sulla terra. *** Io credo che esistano diritti nel popolo: diritto alle necessità .della vita; diritto a un libero progressivo ( sviluppo morale; diritto all'educazione; diritto a conoscere come proteda il maneggio degli affari che lo riguardano ; diritto a partecipare quanto è possibile, direttamente o indirettamente, in quel maneggio . E credo che la questione non dovrebbe *** Non v'è che un sole in ·cfelo per tutta la terra : non v'è che uno . scopo, una legge'· una sola credenza, associazione) p-rogresso per tt.Itti quei che la popolano. .. *** Ogni rivoluzione, ogni rifor1na operata da una sola classe o a pro d'una sola classe, patrizia o di ca-· pitalisti non monta, è condannata a morire d'importenza e di delusion~. * ** Il mondo fisico, officina dell'umanità, non fu dato ai pochi; fu· dato al lavoro. I possedimenti materiali, nè buoni nè dannosi in sè' ma strumenti di bene o di male a seconda del fine individuale o collettivo a cui si dirigono, spettano a quanti lavorano.

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