Riccardo Levi - Le aziende autonome socialiste

pare rifiutare alla base le leggi della libera concorrenza. Essò invece non è altro che la denuncia storica dell'impossibilità di funzionamento di un mercato di privilegiati in un mondo economico di masse. Non più i borghesi sono arbitri della vita moderna: e non p•iù quindi può funzionare un mercato esclusivamente nelle loro mani. Di qui gli sforzi mercantilistici di correggere con provvedimenti di imperio gli errar: e le incongruenze di un me~canismo economico ormai inadeguato. Ma tali sforzi, salutari c~. :.e rinnegamento di quello che è• caduto nel campo liberale, sono a loro volta goffi e faticosi arttfici che dovranno cedere il passo di fronte a un nuovo meccanismo automatico di scelta economie~. ada(to alla struttura della società moderna. E questo meccanismo automatico. ben più savio, accorto, previdente, giusto di qualsiasi ministero dell'economia o ufficio di piani, è ancora il libero mercato, su cui si affacciano e in cui ape~ non più . . soltanto pochi privilegiati, incapaci ormai di essere effettivi portatori dell'interesse generale, ma tutti i lavoratori, come forza effettiva, operante a mezzo di propri organi r~ppresentativi. Nasce così un moderno liberism:> socialista, che ripete in sè quanto vi è dT definitivamente acquisito di entrambe le esigenze moderne, la libertà e il socialismo. Finalmente accordate, non più attraverso un artificioso accostcmento, ma intimamente, in modo che l'uno non limita l'altra, ma invece la sorregge e la invera; di fatto la nuova economia sarà libera perchè socialista, e socialista perchè libéra. Osserviamo ora che, col diminuire delle dimensioni dell'azienda, fino a giungere a quelle artigiane, l'elemento socialistico svanisce o almeno si attenua: la personalità individuale riprende a spiccare in primo piano. Praticamente l'artigiano, sia esso il fabbro, il falegname, l'elettricista nel campo industriale; il coltivatore diretto in quello agricolo, il padrone di negozio in quello commerciale, è sempre colui ché sostiene la maggiore e più difficile parte del lavoro intellettuale e manuale. La forma consiliare non ha senso 19 B1b.. oteò Grno 81.."co

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