Riccardo Levi - Le aziende autonome socialiste

vivo e di utile, accetteranho questa disciplina perchè vedranno la loro opera sopravvivere in un ente libero ed autonomo, che onorerà sempre in loro il fondatore ed il maestro. Ma occcrre ancora esaminare un caso sfavorevole. L'azienda in questi quindici anni di trapasso può mantenersi passiva e l'iniziativa dimostrarsi errata. Pare ev'dente il diritto al capitalista di ritirate, dopo congruo preavviso, il suo capitale, natura.mente per la parte non ammortata, allo scopo di non vedersi alla fine il capitale distrutto. E' certamente dolorcso, pei lavoratori, trovarsi di nuovo sul lastrico, ma altrimenti è necessario rinunciare del tutto all''niziativa privata, che in tanti altri casi li fa, al term:ne dell'ammortamento, cooperatori indipendenti di aziende fiorenti. D'altra parte il cons'glit> d'azienda può rendersi conto per tempo della situaz:one. Opportune leggi tutorie pctranno proteggere l'azienda da ricatti dell'imprenditcre, ponendogli l'obbl'go legale di g:ustificare, in cotradd:ttorio, col Consiglio, dinanzi aila magistratura, la richiesta e le modalità di ritiro del capitale. Quanto ai rapporti tra stato (e enti pubblici minori) e l'azienda autonoma socialista, è necessario chiarire la differenza fra quest'ultima e le cooperative tradizionali. Queste ;ono bensì associazioni di lavoratori, ma il loro legame P. strettamente capitalistico, in quante essi sono proprietari, a tutti gli effetti giuridici, della loro impresa. L'azienda socialista è invece una specie di enfiteusi a tempo indeterminato, secondo la quale l'azienda stessa è affidata ai lavorator, ai fini esclusivi dell'esercizio. Essi rfon possono alienare il capitale messo a loro disposizione, per arricchire sè stessi come individui. L'azienda quindi, fino a che si mantiene attiva, non può mai cessare di funzionar.e. Qualora tuttavia essa risulti antieconomica, il consiglio deve presentare alla magistratura un'istanza motivata di messa in liquidazione a favore dei creditori e non dei cooperatori: i quali, tuttavia, quando abbiano già ammortato tutte il capitale aziendale, potranno dividersi l'eventuale residuo attivo. La messa in liquidazione non è dunque arbitrio del consiglio 11 B ,tee Gmc Fondazione Al~d Le~J, H'i ,lintP0::1 r.. ·",.:, q;::;nf'n

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