O.C. Grossi - La legione Bertet in Grecia

-!!lIl magg'ore &oslanlinldia al aig. Prtsid•nle del Consiglio del Ministri. At.ur. Si~nOI' Pr<·!\idtnte1 Con molto zelo e roi'3!\'!\'ÌO, il <.olonnello italiano Enri co ilN-tct, ed i volontali r't-Jin !-l" hgitnl'. l anno t:f'rviro durante In nostra ultuna gPflna. E!!li è degno dei m•l!g;oli elogi e rli tuLta la •·c.stra JHOlHione. Sono con gran rispetto : .\rt.a s,ro maggio 1&t7. 1.' obbediente mnl(g•ore \. ri ~Tnll~lnl'~, Meni re ferveva lo scambio dei telegrammi, il colonn~>llo prese posses•o dtl piroscalo c vi sali per assegnare i posti al' e di\'Pt·se compagnie. Incontrammo allora il corrispondente del Daily Tele91'1J1 h. cl te due ori' doro dovtva mviarc, a propofilo d· ll ' iPcidPnlc che ~i Yet ili t ò, un t:ispacc1o in cui non si sa se dare il primato alla malalede od alla menzo~na . La colonna giunse a Zavertla dopo una marcia lnnghiss·ma falla solto un sole ardente. A \'onitza. i volonlari non a•ev,lllo tro~alo da mangiare: sp~ravano di rifocillarsi a z.. v~rda. Ma, come ho detto, in sl'guitc a l pJs~aFgio di'i disrrlori, ~li ab:tauti rral p1 cve!!ul i, avPv~t,o chiuso bclte~he ad abilazi•·ni, rtl·denJo co~ì impossihile ai volontari acq~ istare viveri e bevande. li cot, l egno osll le degli abtlanli di Zaverda, esasJ.lcro i volontari, i quali soffrivano gli stimol i dell 'a ppetito, non mangidndo da ventiquattro ore. L'esasperatione auJHcnlò quando. saputo che vi era una botteRa c'm tanto pane da sod.tisfa·e le loro lichieste, udirono che il proprietario 1ifiulaYa di vendere la nwrcr, ncn osiante essi esibissero in an licipa~ion t il danaro P1 es.·ro la risolu1.ione, e fecero bene! - di aprire il forno con la forza e tli prendere con le loro mani, quanto ad essi vcnh·a negato, sebbene On~slamenle richiesto. Co~Ì Pbbl'rO fle) pane 1 Cominciò l'imbarco. ::,ul piroscalo llrano sa!1li circa ceonlo uomin t, quantlo una rissa -coppiata sulla banchina, rtelcl'll iuò la burrasca. La rissa !u causata dal fallo che i \Oiont~ri incontrarono sulla fpia@gia i rl'magnoh t·hP avnano disertato da A1la il giorno 15. l disPrlori intentlevano i111b:n·carsi con noi. Gli altri si opponevano, osservan<lo fhe es~ i non arevono

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