O.C. Grossi - La legione Bertet in Grecia

- 72 - t i r.egli antichi confini, occupando la linea degli Himaret. Oramai non c' è null'altro da fare. - E: , vero, chie>i, ciò che si dice a proposito di ufficiali arrestati sul campo ? - Pur troppo ! Erano quattro sconsigliati che saranno con· dannati alla fuci lazinne. - Fuggivano, dunque ? - Si. - Però vi facc io notare che una trentina sono r.a· duti con la sigaretta tra le labbra e senza mandare un lamento. Se si osasse dubitare dl'l coraggio dell'ufficialità greca, ba ;te· rebbe citare t'eroica condotta di Grivas durante il combattimento, per affermare il contrario. - Ne sono persuaso, risposi , quantunque, convenitene, queste sono circostanze che danneggiano la fama e la riputazione militare di un intero popolo. - Cr1e volete farci ? egli disse in tono di amara rassegnazione. Dobbiamo tacere e prepararci alla rivincita. Non ci stan· cheremo di combattere, siatene certo. Passavano intanto sulla strada i lugubri convo~li della Croce Rossa. Erano rozr.i carri da campagna tirat i da cavalli magri e slorrrbati e condotti da soldati vestiti d'ùn camiciotto azzurro portante sul davanti una gran croce rossa. Un pope inzaccherato dalla testa ai piedi sr.ortava ogni carro, recitando a bassa voce la preghi~ra dei morti. La gente, i soldati, si tiravano da parte e si segnavano ~ul passaggio. Era un triste spettacolo. Sulle vie di Arta, malamente lastricate, i carri andavano con un cupo rumore di ferramenta ed ogni scossa faceva traballare il mucchio di cada w ri, rnalamente coperto da una grossa tela. I corpi degli ufficiali caduti sul campo, erano portati su barelle i rrprovvisate, scooerl i. Cosa singolare e che notai con meraviglia, i loro volti avevano l' espressione calma e t ranquilla. Di uno ho conservato un nitido ricordo. Era quello di un maggiore: una palla, l{li era entrata dalla tempia destra ed era uscita dall · occipit~. Il foro di entrata era piccolissirr.o, mentre la parte posteriore del cranio era stata quasi interamente asportata. Grumi di sang11e nerastro erano rappresi tra la capigliatura, e la testa appariva cosi, come circondata da un'aureola sanguinosa. Mi diosero che aveva gettata la sciabola ed era rimasto in

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