- oli - Sj, lo credo, che a lui faceva pena quel personaggio insulso, co111e gli facevano pena i Greci degenPri. Lo sptrito di Antonio Fratti spaziava nell'azzurro e sereno campo degli ideali. Egli viveva in un mondo a parte e la sua fede era cosl forl'.l, cosi salda, così profondamente sentita che nessun o sarebbe mai riuscito ad affievolirla. A noi, che con amare parole, stigmalizzavamo i greci che se ne restavano in città a menare vita allegra mentre altri, non legati alla loro terra altro chJ da un sentimento, ai facevano uccidere, Fratti diceva. - Non parlate cosi : non chiamateli vigliacchi. La loro ora non è ancora giunta. Eppoi noi non siamo qui per i greci: siamo qui pn la Grecia ! Oh, spirito forte e gentile, cuore magnanimo e genero~o. noi rimpiangiamo la tua fine immatura, pure invidiandola ! Tu sei finito come solo potevi finire: d1 forte . M, , o n eh} spazii per l'iniìnito e che forse sai quali altre baUailie si combo.~tttJranno per la redenzione e la libertà dei popoli , dimmi : Valeva il sacrificio della tua vita un popolo piombato nell 'ignavia, che non si scuote, non si muove, non si muoverà mai ? E non 5arebbe stato più proficuo il tuo sacrifizio, ed il tuo sangue non avrebbe fruttificato meglio, sa sparso su altre terre in epoca più o meno lontana? Lo sai, ora Fratti, che il terreno , u cui cadesti è isterilito e che rivi di sangue generoso non varrebbero a ride3tare il germe della vita n~lla morta natura ? • • • il generale Ricciotti che aveva formato la sua legione arruobndo in Atene circa trecento Greci e raccogliendo i volontari che alla spicciolata giungevano dall' Italia e da altri posti, montò sulle furie quando vide i nostri legionarii vestiti della camicia rqssa. Egli si recò al Ministero della Guerra e rassegnò le dinl issioni. L'alto del Ricciotti parve a tutti esagerato e fuor di luogo. Egli non poteva impedire che un grappo di volontari portasse l~ camicia rossa, giacchè questa non è eredità o monopol o di airuno. La camicia rossa è un' Idea ed i combattenti per l'idea
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