O.C. Grossi - La legione Bertet in Grecia

-- 33stretti pet· la forza delle cose all'inazione, passavano le 21, ore della giornata a fumare ed a discutere. A discutere. sopratutto. Non di rado, anzi nella quasi totahtà dei cali, le discussioni finivano molto parlamentarmente, ossia con invettive, ingiurie ed esercitazioni al pugilato. <ai ufficiali !'Ottlvano bene intervenire. Della loro autorità pochi facevano caso, e ciò non per sentimento di indiscip!ina. chè molte volte volle bastò il semplice loro intervento per pacificare animi eccitati al massimo g.-ado , ma per· chè i volon' ari, gente che non aveva certamente abdicato alle loro idee e che intenilevano si rispettassero i loro diritti, reali o pretesi, credevano avere a11che quello di risolvere le questioni a modo loro. L'inconveniente a cui ho accennato e che dt!plorerò sempre, è del resto inevitabile nei corpi irregolari, ove non è possibile l'applic::zione di una stretta disciplina. Il volontario, nella maggior parte dei casi, crede che solo suo dovere, sia quello di non mancare all' appello ogni qua) volta la sua compagnia è chiamata a marciare contro il nemico e di non abbandonare il suo posto sul campo. Tutto il resto, se non dettato da eccezionali condizioni, è nulla. Si possono bene impi•?gar e le ore di ozio nel propagare o nel difendere le proprie idee, nevvero ? Il colonnello Bertet, appunto per evitare queste discussioni , in cui i volontari apportavano tutta la loro passione, aveva ordinato che nella mattina e nel pomeriggio, gli ufficiali insegnassero agli uomini delle rispettive squadre il puntamento del fucile e quelle altre nozioni indispensabili per poter ser vi rsi dell 'arma. Il buon capitano Cazzut i mise a disposizione della legione gli otto fucili di bordo, quantunque non si mostrasse entusiasta del rimedio. Crollando la testa, egli diceva: - So io quello che ci vuale. Un po' di mare grosso e si starebbe in pace fino al Pireo ! Ma il tempo - a dispetto e contra riamente ai fervidi voti del capitano - si mantenne costantemente splendido. E noi potemmo deliziarci per una g:ornata intera, ammirando !e verdi terre delle isole Ionie che il Samos costeggiava nella sua rotta per Cefalonia. Era una gamma d i verde skpendo che faceva bene alla vista ed a llo spirito. Innanzi alla natura tranquilla e verdeggiante, lo spirito di3.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==