O.C. Grossi - La legione Bertet in Grecia

- 2irisullerà che i giudizi d:tti in proposito dai due corrispondenti del C01·ri~rt della Sem e del Secolo, non poterono certo essere il prodotto della più superficiale o~servaziono. lo son convinto - e credo che anche i lettori saranno del mio parere - che il lavoro di organizzazione compiuto dal Bertet fu ammirevole e tale da non poter far desiderare di meglio. I duemila volontari reclutati, erano divisi per gruppi secondo la mag~iore o minore distanza dal luogo di residenza al porto fissalo Per l'imbarco. Il solo capo-gruppo era in comunicazione diretta e segreta col Berlet ed egli solo era informato della ;>ro· gressione e dell'andamento del lavoro che si andava compiendo a Roma. E che il Berlet avesse proceduto con intelligenza all'orgaqizzazione \Iella Legione, lo dimostra il fatto che nessuno dei volontari mancò dì trovarsi nel giorno e nell'ora fissata al punto di riunione indiratogli. Va dala colpa al comandante dell'.Albunia che disertò, se l'imbarco sull'Adriatico andò faÌlito e la legione ebbe selte~enlo uomini di meno : e bisogna - per amorr. di giustizia - rendere omaggio all'attività SJl iegata dalla polizia italiana nell'esc~:uire gli ordini del Governo centrale, attività che ebbe per Tisnllalo di privarci del concorso ed aiuto dei compagni siciliani e napoletani. Perchè dunque si accusa il Berte! di pessima organizzazione? E' riuscito forse a qnalche altro sbarcare in Grecia alla testa di cinquecento. uomini ? E, dicano un po' gli apologisti del generale Hicciotti Garibaldi: Chi ha dato prova di saper formare una legione di volonlJ ri , il Berlet che, nonostante il • cachet • socialista dato alla sua speilizionc, arruola solto gli occhi del governo duemila uomini e tanti ne avrebbe condotti a Atene se le circostanze suesposle nqn glielo avessero impedilo, o il generale Ricciolti che sbarca solo al Pireo e forma il primo nucleo della sua legione italiana mascherando da garibaldini trecento greci çhe d'italiano non intendevano una sillaba? Meno passione, signori cr;tici, c sopratulto meno partigianeria nei vostri infallibili giudizi l Ho citato il nome del generale Ricciolli. Qualcuno, al corrente delle cause che impediro11o la fusione d~Jia legione Berte! con quella Ricciolti, avrà sorriso beat~mente leggendo quel nome ed avrà esclamalo: La lingua balle, ecc. ecc. Eccoci al buono! Que-

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