O.C. Grossi - La legione Bertet in Grecia

- lfò - I telegrammi furono spediti malgraù J in)!cnerassero sospclli n('lle autor la della Capilall'. Quel giorno - il 22 aprile - r Acciar i t o at te ntai a al la 1·ita del Sovrano. !::>1 volle vedere un nesso tra qut>sto fatto ripro · vevole e r!·•vio simultaneo dell'otta ntina d i telegrammi convocan ti i volont~.i. Il direllore dei klep-rafì ordinò la sospensione della trasmis:ione lelrgrafìca ed acconsenti a revocare l'ordine solo quando chi scrive, ricl11esto di sp1egaz1oni. glie ne ~bbe ammannita una che lo accontent ò. Ma - pur troppo! - l'imbarco dPiio scagìione di volontari sulla costa adriatica, falli per parecchie c2 use. !l mare grosso. dapprima, impedl tanto all"Alb!lnia di avvicinar~i al." · ~rra che al le barche noleggiate appositament e. d i usc1re al i.J.· · ~o cd ..,,.:oslarsi al piroscafo. - Settecento volontan sl(ltero Jll più ore esposti alla pio~gia attendendo il momento propizio per i111bar· cars1, sino a che la polizia inter venne intimando loro lo scioglim~nto ed il ri111pnlrio. llall"allro canto il comandante dell'Albania. spa,·entato da quel primo inatteso incidente, lasciò precipitosamente il porto di n.nnini e se ne ritornò a lutto vapore al l' ireo senza toccare gl i alt ri due punti della costa indica tigli. - Un solo volontar io parli con quel piroscafo, il Signorell i di Gioia del Colle, un giovanotto che durame tutta la campagna dette prova di un sangue freddo eccezionale e di una calma a!11fllirevole. Nella legione lo soprannominarono il filosofo. La sera del 2:3, mentre credeva eiTP!Iuato fe licemente l'imba rco ddlo ~cag!ione cOJKen!Jalo a Himini, i1 Blrtet ncevptfe un telegramma del signor d'A ragona, col quale lo s i chiamava ad Ancona. Parti irnmt:diatanu.> oll<• da ndoci convl'gno a Castel · lummare Adriatiro per le ore 18 del giorno seguente. Ignar i di quanto era accadulo a Hi mini, il ::!1- aprile giungevano alla spitciCil:. ta a Cast ella n 111a1 e Ad lialico i volontari abbruzzesi. E>si, come gl i addetti allo Stato Maggiore della Legione partiti da Roma per imbarcar~i con 11 loro capo, attendevano l'A lbnnia, che, gi us ta le d ispos1zioni e gl i ordini imp.Jrtiti, a7r·cbbe dovuto essere in ~i sta nelle prime ore della sera. La presenza di un centinaio di giovani in quella tranquilla cittadina di provincia che s i a nima solo durante la s tagione estiva

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