O.C. Grossi - La legione Bertet in Grecia

-10irlcale nJtissimo. Canaglia dc~ la p ·:;:ir:re 'P •cic, q11 i (ìllO \fil nnlari altro non sognavano chu raprne do•lrllurHl' cd orv;,. l'<IIIJllioo-e. Ebbene, sia permesso a mc <·ile r.,ci pal'lc di q u·lla IE•I(ionc il drre poche cose. P.-emctlo C"hc non intPndo d:n·p nIla mia narrazione il carallerP di giustifìC"azi1nP Il nostro op<'rato fu lo~.tle, umanitario, onesto: e so lo alcuni re t ili poterono per parti,ianerra, malafede ed altro, concPpire c lanciare la calunnia ortiosa che ci arldoiorò mollis<imo, e vero, pel travi!'arnenlo dl·r fatti, nm non ci toccò menomamentt>, ta1to erav.1mo c siamo al di sopra del fango in cui vive, pullula, gotle c si molliphca !.1 genia dci vigliacchi e dei mentilori. Non sembri violento il mio lingu~ggio. Io vorrei che, al dire del !orte poeta bolognese .... la mia penna fo$->e un ferro rovente per bollare tra gli ne ·h i la co' enna ed tmpl'imere la slimmata dd tr.1drtore sulla fron le di coloro che addentarono tante r iputazi0111 e pr<'sent.lrono l'Ome m;tl l'altori ~hi mollo più di essi è one;lo c valoro,o. Chi, come llle, ha so!Terto il martil'io per trenlacrnlJUC ·giorni e malgrado la fede perduta, l'entusiasmo sva~Jito, le speranze crollale, rtllldse {ermo al po;to assegnato1gli dal dovere: chi vide da ,.H:il!o la vigltacclteria e la malafede g~eca e non si rt bt'llò ; chi dnpo ~ssere stato aggredtto alle spalle, inerm~, d:t coloro dei q r.lii st era fallo d.fensore, udr innanzi arl una foss.l sol•lana snvala in ti,·a al mare tranquillo, parole di pcrd:.HlO p~r ti lHrbat·o assassino ; chi ha operato c visto lutto cio, ha rl dritto inconlt•slab le di ribellarsi e di respingcéc con tutte le sue forze, con lùlli i mezzi di cui può disporre, le insiuuazioni intese a deuigr.ln. l'opera sua e dei suoi compagni. Però h passione non farà velo ai miei occhi. S •rò un confutatore sereno, non un accusalot·e! So1 volessi 1nvcst•rmi di questa qualita, più di una foglia si staccherebbe dalle corone inteso.ule intorno alle fronti di certi trionfatori . O generosi caduti di Domochos, voi cht- finiste da forli e che dei veri forli aveste la grande virtù, la modestia, esul tate che premio del vostro eroismo f1.1rono l'alata strofe del poeta, l'::uumirazi ·ne dci ga-

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