J. Jaurès, P. Lafargue - Contraddittorio sulla concezione idealistica e materialistica della storia

- BSl Clllalc S. .l e\ 1·.1~, -rado di puù assumere carne e sangue_, ne • 1 abolire uli csc1·citi pcrmanenLI. . . .· J\ifa 0 i rapporti economici sono 1~1ì1p.otenti d1 q~1ulsi:1si volonlù della borghesia, cd _es~1s1 oppo11g?110a_ll:1 ·rc:ili,.zazione del suo ideale. Oggi st manllc11c I cscrc1I'.> pcrn1:1ncnle non più .allo sc~po d~_ f'nre l:1 guer_ra,_111:1 :if-: fi11chè prosperino .cornmcrc10 e 1ndu_slr1.~ .ln_l.1!.11se_, s1 Yol<'ssero co1wcdare tuUc le truppe rn ], rnn(·.w, rn Grrrnania, in Hrdia e in Hussin, si distr:ugw·r~bbern Lulle le i11duslrie che producono a scopi milllan, s1 brrrcrcbhcl'O ct111 1111 colpo sul mercato cli 1:woro da :~00.000 .1 /i00.000 gi(lv:1ni vigorosi e ciò significherebbe r1sl.:~gnogencralr, disoccupazione; ciò sig11tfìd1crcbbe la nvoluzrone so- •Ci,alc. . J\nrhe se ncciclenl.::tlrnenlela nostra vuol.a borghes1:1 nulrr quakhe volln un ideale ragionevoln, nlln cui rcnliu.azione essn anela dalla conquisi.a dell.n sua polen~e posizione sociale, si moslrn subilo d,e le forze cconon11che che essn slessa ha scnlennlo, si oppongono come invinc.ibili oslncoli ai suoi clcsidcr'ì e nllc sue intem.ioni. ( ·011 ciò le è· l11111i11osamcnplrcovnl.o, che essa non ò pad1·onf1clrlln sua proprin sorte, dominnl.a eom'ò dalle forze clclln Yiln economica. 4.o Da migliain di anni un ideale vive nella mente degli twrnini. Non è l'ideale della giustizia, ma l'idenle della. pncc r <lella felicitù, l'ideale di una società, nelln quale non vi sin nè «mio» nè « iùo >>, in cui tutlo app.artiene a tull.i, in cui fratellanza cd cguaglianz:1 sono i soli vin- -coli che tengono uniti gli uomini. In epoche Lcmpcstosan~en_le:1git:1tcdella_storia, arditi pensatori, cuori magnammi hanno dcscritl.a questa società idc.ale in commoventi ut?pic,. sono sorti eroi e si sono sacrificati per la sun real1zzaz1onc. Il presente ideale non è uno spontaneo prodotto del CC'rvello_umano, ma ? una reminisccm.a di, quel tempo rwreo, d1 quel paradiso terrestre, di cui ci narrano le rclig_ioni, u!1a reminiscenza? rimo1~t~ntc. all'oscurn. prcrslorw, _dcllcro~a d~l comurnsrno or1gmano, nel qua.le viss~~rogl, _11om11_~p1r!a che_ nas_cessc la proprict:'1 ptivata. L che gh 11omu1tsieno v1ssul1 nel passnto in socielù corn,mistiche lo ptovano tr::i l'altro :rn-che le comunicnzioni di TJcckeweklcr e di Chadevoix che io ho cit:1to {lianzi. Biblioteca Gino Bianco

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