J. Jaurès, P. Lafargue - Contraddittorio sulla concezione idealistica e materialistica della storia

il medesimo punio dì partenza. Selvaggi furono i predecessori di ognuno dei medesimi. Noi .abbiamo quindi selvaggi che vissero sugli alberi, si nutrirono dei doni spontanei della terra e delle acque e per guadagnarsi più facilmente il nutrimento si riunirono pari ai cavalli sel- . vaggi in piccoli armenti di 30 a 40 individui; come hanno· potuto 9 vilupp,arsi tali selvaggi fino a divenire uomini civilizzati che abitano città conterìenti migliai.a e milioni di \ individui, illuminate cl.al gas e dall'elettricità, che frnmo provvedere al trasporto delle loro persone e delle loro - merci con -ferrovie, ecc., in ,città, 'i cui abitanti s0no divisi in classi ostili e si dividono in un numero immenso cli diverse specié di professioni e di occupnzioni? ' Un'altra quistione si aggiunge .ancora alla prima complicata. Jaurès ha accennato .a quest'.altra quistione, quando egli dimostrò che tutte le lingue, nonostante le loro grandi diversità, potrebbero essere ricondotte .alle medesime .forme grammaticali. In questa occasione io voglio acoennarè .ad un fenomeno, ,che sta in ,connessione con la questione che_.ci occupa. Tutte le parole, alle quali è ine~ rente per noi un senso .astratto, avevano in pr:,incipio, nel cervello dei selvagg~ che le inventarono, un significato concreto .. Per esempio, prima che alla parola « 11ornos » competesse nel greco il signifkato astratto di legge, essa. qunlificava il pascolo, l'abitazione. La parola « drilto », che esprime ciò che roncorrla colla giustizia, serviva primn a qunl~ficnre un oggetto, che non mostrava 11è ,eurv.aLpre, nè piegature. Si può dedurre da questo fenomeno filologico, che il concreto nel cervello 11man1)ha ge11rr~to l'nstratto? L'unità, ,constnt:ita da Jamès per la lingua, s,i rnoslrn nnche•in altre specie <li manifestazione della mente umt111a; cssa vale per la religione, come per ln filosof)a e pcr la letteratur.a. Cosi le novelle, nelle quali si dilettò la uoslra fantasia giovanile e -che provengono nella maggiori parte dai tempi della selv.alichezza o della barbarie,' si soi1 rinvenute p.resso tutti i popoli della terra. Il romnnzo ·c1ei costumi, questa forma letteraria la più recente ma non la più elevnta, s.i trova in vigore in tutte le nazioni capita- ' · listiche. . . La storia -comparata dei popoli, mostra che essi hanno compiuto tutti il medesimo .corso evolutivo relativ:arnente allr forme df'llrt f,amiglin e dello Stato. Vico, che è chinmnto -con ragionr «il-padre della filosofì:t della storia», affrnnh clic vi sia « un.a storia ideale, eterna, che seBlbllmeca Guru - ~- __

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