- 79 - eventualmente ancora da scoprire, giacché ai nostri giorni la tecnica fa rapidi progressi, e località oggi inutili pos- . sonÒ domani esser messe in valore, non appena sieno stati trovati nuovi metodi (e a tal fine il grande capitale può allestire speciali spedizioni di ingegneri, agronomi ecc.) e non appena sieno stati adibiti più forti capitali. Lo stesso · si può dire del ritrovamento di nuove ricchezze minerarie, di nuovi metodi di lavorazione e di utilizzazione di questa o quella materia prima ecc. Da ciò nasce inevitàbilmente la tendenza del capitale finanziario ad allargare il proprio territorio economico, e in generale il proprio territorio. Allo stesso modo che i trusts capitalizzano nominalmente \a- loro proprietà valutandola due o tre volte al disopra del Yero, giacché fanno assegnamento sui profitti sperati (ma non ancora reali) del futuro e sugli ulteriori sviluppi dei monopoli, così il capitale finanziario in generale si sforza di arraffare quanto pjù territorio è possibile, comunque e do-__ Yunque, in traccia soltanto di sorgenti di materie prime, in lotta furiosa per l'ultimo lembo di sfera terrestre non ancora diviso, con la livida paura di rimanere indietro nella nuova spartizione dei lembi già divisi. I capitalisti inglesi promuovono la produzione del co- . Ione nella loro colonia d'Egitto (nel 1904 su 2,3 milioni di ettari di territorio coltivabile dell'Egitto 0,6 milioni, vale a dire più d'un quarto, erano coltivati a cotone), i Russi fanno lo stesso nella loro colonia del Turchestan, perchè in tal guisa essi posson meglio battere i loro concorrenti esteri, monopolizzare le sorgenti di materia prima e creare un trust tessile quanto. più è possibile economico e redditizio, con produzione·« combinata " mediante la concentrazione in una sola mano di lull-i gli stadi della produzione e della lavorazione. ,A.oche gli interessi d'esportazione del capitale spingono similmente alla conquista di colonie, giacchè sui mercati coloniali più facimente (e talvolta unicame,nte così) si possono col sist~ma del monopolio elinùnare concorrenti, B,blioteca Gino B anca
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==