N. Lenin - L'imperialismo come più recente fase del capitalismo

- 67 - scopo nè il risultato di giovare al consumo e neppure qu·ello di assicurare allo Stato una partecipazione ai guadagni degli intraprenditori, ma bensì hanno sempre servito soltanto a " risanare con l'aiuto detlo Stato industrie private malandate "· A quali preziose confessioni si vedono mai costretti gli economisti borgbes~ della Germania! Da esse scorgiamo all'evidenza come nell'età del capitale finanziario i monopoli statali e privati s'intreccino l'uno all'altro, e tanto gli uni quanto gli altri sieno semplicemente singoli anelli della catena della lotta imperialistica tra i monopoli per la spartizione del mondo. Nella navigazione mercantile a vapore la concentrazione enormemente sviluppata ha già condotto alla spartizione del mondo. In Germania vi sono due tra le maggi'ori società·:, la Hamburg-Amerika-Linie e il Norddeutsche Lloyd, ciascuna delle quali possiede un capitale di 200 milioni di marchi (in azioni e obbligazioni) e navi per il valore da 185 a 189 milioni di marchi. D'altra parte fin dal 1 gennaio 1903 esiste in America il cosidetto M~rgan-trust, compagnia internazionale per il commercio marittimo, che riunisce 9 società americane ed inglesi di navigazione e· dispone di un capitale di 120 milioni d\ dollari (480 milioni di marchi). Fin dal 1903 fu concluso un accordo tra i giganti tedeschi e il trust americano per spartirsi il mondo in riguardo alla ripartizione dei profitti. Le società tedesche rinunziarono alla concorrenza nei trasporti tra lngbilte1:ra ed America; e si indicarono con precisione i porti _assegnati a ciascun contraente, fu creato un comitato di con• trollo ecc. L'accordo fu concluso per 20 anni, con la clausola che esso· avrebbe perduto il suo vigore in caso di guerra. Molto istruttiva è anche la storia dell'origine del ·cartello internazionale delle rotaie. Il primo tentàtivo fattp dai fabbricanti inglesi, tedeschi e belgi di ro_taie .l?er còstituire un simile cartello risale al 1884, · cioè ad un periodo di una delle più forti depressioni industriali. Si venne allo 10 ::ir ;L

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==