N. Lenin - L'imperialismo come più recente fase del capitalismo

- 62 - ma poi l'inevitabile rovina delle società non legate ad esse strettamente e durevolmente " (66). Da ciò seguì che dopo il 1900 la concentrazione procedette a passi da gigante. Prima del 1900 esistevano nell'industria elettrica otto o sette • gruppi ", formati ciascuno da parecchie società (in tutto 28), e sostenuto ognuno da 2 a 11 banche. Dal 1908 al 1912 questi gruppi si fusero in due, o meglio in un solo. Tale processo si svolse nella maniera seguente: Gruppi° dell'industria elettrica fino al 1900 Felten & Fuilleaum I Union I Siemens& Halske · 1 Lahmeycr A.E.G. Schuckcrl & Co. Fellen & Lahmeycr I A. E. G. , Siemens &Ilalske-1 Schuckert 1912 A. E. G. \ Siemens & Halske-Schuckert (lavoro in comune fin dal 1908) Bergman Kummer Fallimento 1900 La famosa A. E. G., sorta in tal guisa, domina da 155 a 200 società (secondo il sistema della partecipazione) e dispone in complesso di ciréa 1,5 miliardi di marchi. Soltanto di rappresentanze all'estero essa ne ha 34, fra cui 12 società per azioni in oltre 10 Stati. Già nel 1904 si calcolava· che l' indùslria elettrica tedesca avesse investito all'estero un capitale di 233 milioni di marchi, di cui 62 milioni in Russia. S'intende che la A. E. G. rappresenta una gigantesca impresa •combinala": essa comprende non meno di 16 società di fabbricazione, c!ie producono i più svariati articoli, a cominciare dai cavi fino alle automobili e agli apparati d'aviazione. • Ma questa conceutrazione europea costituisce soltanto un frammento del processo americano di concentrazione. E:, UIIV1. ..... \JU ....... IIIV 8Jc;,..11

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