N. Lenin - L'imperialismo come più recente fase del capitalismo

- 117 - ropeo precisamente nei suoi più ricchi e promettenti territori di sfruttamento, costringendolo sempre piL1 a mantenere ·il suo dominio con l'aumentare di continuo i suoi mezzi di forza •. Bisogna aggiungere che non solo nei paesi scoperti- di recente, ma anche negli antichi l'imperialismo porta ad annessioni, e per conseguenza ali' inasprimento dell' oppressione nazfonale e all'intensificazione della resistenza. Kautsky si scaglia bensì contro I' inasP,rimenlo della reazione prodotto dall'imperialismo, ma scantona dalla -questione diventata ardente dell'impossibilità, nell'età dell'imperialismo, di unirsi con gli opportunisti. Egli polemizza bensì contro le annessioui, ma dà -ai suoi rimproveri una forma che è la meno spiacevole e la più accessibil,e agli opportunisti. Egli si rivolge immediatamente al pubblico tedesco, ma · tuttavia sa nascondere la questione più importante ed attuale, che cioè l'Alsazia-Lorena fu un'annessione della Germania. Per caratterizzare questa " assenza di pensiei·o " di Kautsky basta scegliere un esempio. Ammettiamo che un Giapponese sbraiti contro l'annessione americana delle Filippine. Si domanda: crederanno molti che lo faccia per ripugnanza contro le annessioni in genere, o non piuttosto per il desidei-io di appropriarsi egli stesso le Filippine? E non si deve ritenere giusta politicamente la " lotta " del Giapponese contro l'America soltanto quando egli sia scagliato anche contro I' annessione giapponese· della Corea e abbia chiesto la libera separazione della Corea dal Giappone? Così l'analisi teoretica dell'imperialismo fatta da Kaulsky, come la sua critica economica e politica cieli' imperialismo, sono impregnate di uno 'Spirito inconcilial:)ile col marxismo; spirito rivolto a celare e a saltare i fondamentali contrasti, tendenza a giustificare ad ogni costo la dissolvente unità con l'o1>portunismo nel movimento operaio europeo. 81blioteca Gino 8,anco

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