Adolfo Rossi - Alla guerra greco-turca (aprile-maggio 1897)

Gli spiacevoli dùsmsi f ra i volontari italiam· loudis, diceva oggi che nel Consiglio de i ministri di stanotte fu decisa la g uerra a oltranza. E se si pensa che questo Gabinetto salì al potere col programma appunto della guerra ad ogni costo, la cosa è verosimile. Procurare di impegnare una buona battaglia coi turchi è il miglior mezzo per concludere presto la pace con dignità. Un comba ttimento serio e ben sostenuto dai greci, laverebbe l' onta della ritirata di Larissa. Ma io che osservando qui tante cose nell 'ultima settimana, mi andavo persuade ndo che la guerra pe r davvero non sarebbe continuata, rimango ancora un po' incredulo. Atene è troppo piena di gen te che dovrebbe trovarsi alle frontiere . U n volontario a rrivato s tasera da Milano, Angelo Coelli, vedendo le strade e i caffè tanto affollati di g ioventù : riposo. Parla bene 1' italiano . Sono andato a chiedergli le impressioni della sua ispezione ed egli mi rispose: - lli Atene andammo a Lamia, Domokò, Farsala, Velestino e Volo, e trovammo il morale delle truppe rialnto, viveri e munizioni in abbondanza. Trentatremila soldati nostri sono concentrati a Farula e quindicimila a Velestino , dove venerdì i turchi furono respinti lasciando morti molti uomini e cavalli che si dovettero 1eppellire perchè ammorbavano l' 3ria. - Le disposizioni del governo sono oggi di riprendere le ostilità? - Certamente. l.aYoriamo a riparare, per quanto è possibile, g li errori passati, a riorganizzare le forze ed a spedire volontari e rinforzi. Tut(a l'opera nostra mi ra a continuare la guerra. - È infondata dunque la voce di un armisti zio? - Sono frottole. - Da quale parte i greci si aYAnzeranno? - In Tessa.glia poSJiamo solamente stare su lla difensiva, o combattere quando att.ccati; si può però procedere in Epiro . -

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