Adolfo Rossi - Alla guerra greco-turca (aprile-maggio 1897)

A.s~llamlo lo eo11lm uaai'otU d~lla gturru - La guerra era inevitabile, tutti la prevedevano durante i precedenti moti di Creta dell'anno passato, il Governo era stato invitato a prepararsi e non lo fece. Ora che la guerra è scoppiata, non si può disconoscere l'importanza del movimento panellenico: tutte le numerose colonie di g reci residenti all'estero e perfino i più piccoli villaggi di greci soggetti agli stranieri sono rappresentati a lla guerra. - Occorrerebbe un Cavou r per dirigere questi movimenti. - Certo, c finora lfl politica personale ha sof ocato tutte le iniziative e comba ttuto l'aristocrazia intellettuale. Non dubitate : dalla situazione non tarderanno a sorgere gli uomini necessari. - Ma c'è il denaro occorrente per continuare la g uerra ? - Si può trovare o con un prestito forzoso o facendo un appello ai greci più ricchi d'Europa e d'America. Disgraziatamente temo che neppure il nuovo gabinetto potrà fare grandi cose. Mostrerà di prendere l'offensiva contro i turchi e poi coglierà un momento opportuno per accet tare la mediazione delle potenze e concludere la pace ( 1) . (t) Senu bisogno di commenti , i lettori vedono da quella conversazione , testualmente rif~rita, come l'a1,rituione per la guerra fosse stata promossa prin· cip."llmente per questioni di partito e per ismania di cambiamenti.

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