Adolfo Rossi - Alla guerra greco-turca (aprile-maggio 1897)

54 As~llattdo la conlinua~ion~ d~llo ,i[tle,.,·a paese soffr iva materialmente per la crisi fi nanziaria e dall'altra era oppresso moralmente da quella cattiva politica che facevano i due partiti personali di Tricupis e di Delyannis. La gioventù intelligente e le persone più colte non potevano rassegnarsi alla morta gora della decadenza in cui si affogava : decisero di scuotersi, e pe r cominciare a fare qualche cosa organizzarono i giuochi olimpici ricordando al paese le sue glor ie antiche e cercando di risvegliare in esso il sentimento della dignità, della fierezza na•ionale. Frattanto avvenivano le elezioni politiche, e il nuovo giovane partito essendo ancora t roppo debole, vinse Delyannis. Tricupi s morì. - Fu allora che sorse la Società Nazionale, 1.:-rhniki Etaina! - Precisamente, e si predicò che bisognava riorganizzare l'esercito, ma D elyannis non dava retta. Fino dall'ottobre scorso si prevedeva prossima la guer ra, si reclamavano i preparativi necessari, e il Ministero conti nuava a fare il sordo. Così risorse la questione cretese; bisognava occupare immediatamente, energicamente l'isola, e invece il governo senile tardò e le potenze ebbero l'agio di concertarsi. La Aotta fu mandata per guardare, non per agi re. Gli avvenimenti intanto precipitavano, il popolo chiedeva la guerra e per dare una soddisfazione alla pubblica opinione il governo richiamò qualche classe solamente sotto le armi.

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