Adolfo Rossi - Alla guerra greco-turca (aprile-maggio 1897)

LA.MIA , l i m:tggio, m:ttli1u. Co~m raccontavo nel precedente capitolo, derubato dell' unica cavalcatura che mi fosse stato possibile di trovarr, pa rt ii l'altra sera da Domokò per vede re se po tevo procura rmenc un' altra a Lamia. Qui vi non si parlava che d' imminenti a rmi ,.,tizi, e si di ceva che erano poco probabili nuovi comba ttimenti. Con questa convin7ionc, cd anche pcrchè nel sudicio vill aggio di Domokò non si ayeva più modo eli sfamars i, alcuni corrispondenti non si volevano più muovere da Lamia. Altri , ing lesi c americani, che e rano andati ad Atene pe r informazioni, tornarono invece ieri mattina dicendo che prima della conclusione dell ' armis ti zio e ra sicuro un altro attacco, c si rimisero in viag-gio per Domokò. Così feci anch' io, sebbene non avessi trovato nè un mulo, m\ un cavallo da sella ; e verso le o tto di

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==