Frederic d'Hainault - La fede dei trattati ; L'avvenire dell'Europa

-12v. La fede dei trattati. La parola d' ordine della regina Vittoria, e che risuona per tutto il mondo da molti giorni, è questa : La fede dei trattati. La fede non è la lettera : è lo spirito, l' igtenzione, la coscienza. ' Quale è stato lo spirito dei trattati segnati a Vienna dai plenipotenziari delle Potenze europee il 3 giugno 1815? Questi trattati non hanno preambolo: sono la riunione pura e sempli ce delle disposizioni adottate dai plenipotenziari. La dichiarazione solenne dei principii secondo i quali quelle disposizioni dovevano essere intese, ed eseguite, avvenne più tardi. Questa dichiarazione è l'atto più notabile di quel tempo, come quello che fu il fondamento della Santa alleanza. E a sottoscrivere questa dichiarazione, tìrmata in Parigi, il 24 settembre 1815, tre mesi dopo la sottoscrizione dell 'atto fìnale del Congresso di Vienna, non vennero già chiamati i plenipotenziari, ma vollero di loro pugno sottoscriverla i sovrani stessi, e senza l'assistenza dei ministri, i tre sovrani d'Austria, di Prussia e di Russia . Essi lasciarono un posto a tutte le altre potenze che volessero aderirvi; e tutli, meno l'Inghilterra, si affrellarono a dar la loro adesione. Riporteremo questo documento testualmente, integralmente, come quello che ci presenta, in modo indubitato, l'intenzione, la coscienza, la fede sotto la cui influenza erano state fis-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==