Frederic d'Hainault - La fede dei trattati ; L'avvenire dell'Europa

- 108sarà permesso di sperare, che sopra nuove basi, e con gli auspicii e le tradizioni provenienti da Pietroburgo e da Costantinopoli, venga a ricostituirsi il grande impero babilonico. Prima di venire a parlare dei possedimenti russi nell'America, vogliamo, per ristabilire l' equi librio, assegnare alla razza latina la sua parte nel vecchio continente estraeuropeo. L'impero romano aveva assoggettato alle sue leggi tutto il littorale affr icano dallo stretto di Gibilterra fino al Mar Rosso. Questa conquista p.roveniva dalla unità di costumi, d'interessi, di consuetudini, che doveva dominare nella fondazione di un possedimento serio e durevole sulle coste del Mediterraneo. Caduto l'impero, gli Affricani del settentrione sono ricaduti in condizioni anco peggiori di quelle in r.ui trovavansi prima delle guerre puniche. Quale ragione può dunque esservi perchè questi possedimenti, ora francesi, debbano conservare da una parte il miserabile impero del Marocco, e non debbano dall' ç~ltra estendersi tìno al Mar Rosso? Questo avvenire è più che necessario, e obbligatorio: è ind ispensa'bile a equilibrare i possed imenti asiatici della razza slava. Costantinopoli ai Russi_, deve lasciare Alessandria ai Latini, e con Alessandria tutta la parte settentrionale dell' Affrica fino alla gran catena che e.stendesi dal Capo Verde al Capo Guardafui. In questo modo ogni soverchianza è impossibile. Tutti gl'interessi sono tutelati nel Mediterraneo. La Spagna e l' Italia, consociate naturali della Francia~ partecipano tutte ai vantaggi di una tale dislribuzione, e la razza latina conserva i suoi diritti che potevano sembrar minacciati dalla razza greco-slava posseditriee del Corno d'Oro.

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