Discipline governative che regolano e sanzionano la prostituzione quali sono in Italia

20 ùell'art. 45 delle istruzioni. lvi è r.scisamente vietato l'affidare a codeste guardie, addette al servizio sanitarid, la riscossione di qualsiasi provento della prostituzione. Experientia docet: e l'onorevole Ministro, dovendo ora rendere conto alla Camera delle prostituite entrate, prende ogni precauzione perchè siano del>it.amente incanalate e non diminl.lite da illegali derivazioni. Laonde si può asserire che lo scopo delle istruzioni provvisorie è pienamente finanziario. Vi si riscontrano quà e là dei gioielli, pietre preziose di moralità) incastonate nell'oro vergine della fraseologia ufficiale, ma per lo più, e specialmente dall'art. 27 all'ultimo, regna supremo il conto di cassa: quanto devono pagare al governo le meretrici e tenenti-postribolo per patenti e licenze, come hanno da pagarlo; chi deve ricevere il danaro, contare, registrare gl'introiti, quando s'hanno da versare per soddisfare alle bramose esigenze dell'erario. Fra i gioielli potrebbe citarsi per esempio il diploma concesso dalle autoeità a chi vuole campare onestamente la vita istituendo un bordello. Eccone i brani principali : << Visto l'art. ecc. Visto la domanda presentata da X per ottenere la licenza per l'apertura di una casa di prostituzione di ... categoria e ... classe, ,. « Ritenuto che il petente ha i requisiti voluti dal citato regolamento· ~< s.i autorizza X ad aprire ed esercitare la sumd1rata casa di prostituzione, con l'obbligo di non tenere presso di sè più di N. meretrici. « Il dirett~re d.ell'Ufflcio Sanit~rio. ; Il pet~nte rivolge umile petizione al governo per aprire un bordello, affermando e provando

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