R. Tremelloni - Il socialismo contro la miseria ; G. Faravelli - Lotta su due fronti e alternativa socialista

lavoratori - che auche questi larghi obiettivi concorrono alla vostra progressiva emancipazione, all'emancipazione più vera. D'altra parte noi diciamo ai partiti èi destra. E' inutile che vi facciate delle ;Husioni. O noi miglioriamo gradualmente (ma non troppo adagio) e con costanza, le condizioni di vita di una larga parte dei citta<liui italiani, o noi imprimiamo u1aggior vigore, maggior concretezza, maggior lungimiranza, maggior efficienza agli strumenti della nostra vita collettiva, o noi troviamo un miglior rapporto tra libertà e organizzazione, o noi sopprimiamo, riducendola a limiti fisiologici, lu disoccupazione; oppure i pericoli per la nostra compagine sociale diventeranno gradualmente cosi alti da suscitare occasioni sempre maggiori per mutarne violentemente le basi, col sacrificio sicuro del nostro livello di esistenza, delle condizioni di vita dei lavoratori, e probabilmente col sacrificio della dignità degli uomini. li dilemma è questo: o se ne va la miseria, o se ne va la disoccu· pazione, oppure dovrà andar&cne la democrazia. Cari amici, in questa alternativo, noi scegliamo la prima itrada: deve andarsene la miseria. Nel momente in cui vi acciugCtc ad essere giudici ed elettori, vorrei solo sottolinearvi l'euorme importanza che, nel nostro Pae1e, può avere un JHlrtito socialist:1 democratico il quale comprenda la sua fondamentale funzione. Questa forza politica voi la potete dare al partito socialista, anche in occasione del voto amministrativo. Se voi condividete quanto ho detto, voi J>otete e dovete cooperare a dare al Paese questa gras.1dc forza stimolante e intermediatrice che intende essere l'interprete di un socialismo moderno, non dimentico delle grandi tradizioni socialiste dei primi decenni del secolo. Se questa forza politica dovesse mancare nello schieramento attuale, non tanto mancherà "chi vuol interpretare sinceramente gli interessi vicini e lontuni di lavoratori, ma temo davvero che, usciti dal carcere <lei ventennio, avremmo faticosamente salito la china di un erto monte per ritrovarci in un deserto, 4-3-mpoe strumento di battaglia tra due opposti e paurosi estremismi. Lavoratori che volete continuare la ,·ostra str.1da gloriosa verso le ascese di domani, lavoratori che aspirate n un mondo di uomini ]iberi ed uguali, lavoratori che non intendete di suicidarvi, votate per il socialismo democratico! 42 B.::>oteca Gino Bianco

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