Discorso di Dionigi Strocchi e canzone di Giovanni Marchetti in onore di ...

t~ecare in uno gli encorni di sua virtù, dirò c'be· i luoghi più ma.lagevoli, e scabrosi era no al suo andare sì facili e piani, che può seinhrare non incredibile che egli sarebbe statQ quel so-lo da, illustrare e spiegare quanto ha di greei, .e di latini scrittori, se dentro ai confini itnposti al~ l' umana .vita così lunga fatica avesse potuto ca- ·pire. E là dove le menti degli eruditi spes.sè voi"'" te rendono sembianza e figura di pieno sì ma. ·sterile e.mporio, la tnente di lui pareva un cam- }10 che sempre fosse in ger1nogl~are, e i.a fiorire; p erchè a hhandonata la testura, e gl' indugi d.i nn o stile elegante, e nn meroso volle alr esempio di Plutarco, e di Plinio tenere llll modo di locuzione abhondasnte e spedito quale si confaceva a lla pleni tudine de' suoi concepitnenti, lucido e }1Ìano q uale si addice a materie, che don-landano insegnamento, e non aderna1nento. Imbevuto. de.. purissitlli fonti eli Grecitt e del Lazio non po- . t eva già avere· altro che buon gusto in lette:re Jtalia ne . .Le inscrizioni 'r riopee d.~ Erode Attico nella lezione e1nenclat e, 11ella storia e nella mi... tologia illustrate, e JlOste in hel verso sono ppo.. va, che~ se le grazie dell' .attica, e della ro-

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