Discorso di Dionigi Strocchi e canzone di Giovanni Marchetti in onore di ...

o( 11 )o sta tue di numi di guerrieri di eroi, rendere ono·- re ad altre, che da fonti Omerici sorgendo, e da mae8tre mani aveano tuttavia .titolo di essere in nurnero delle infelici ,e con1unali. E .se .alcuna, volta non perVenne a discoprire un vero èollocato troppo ·di là d~ ogni veduta sgon1hrò ~a via., che era :cl.al pregiudizio e dalf errore ijnpedita . .Egli fu quell' uno che estinse a noi iil hiastno dato da tale, che scrisse essere malattia del cie.. lo d~ Italia volerla fare da indovino nelle cose della antiquaria . Il principe de~ filologi di Germania Teofilo Heyne, che questa mala voce avlea. data a noi , veduto il Museo dal Visconti illustrato esclatnò es·.sere lui degni~simo ., ~che >a -sue mani si recasse lo scettro della latina, e della greca filologia. Una critica severa accompagna una erudizione ·quanto squisita .altrettanto sohrim ed opportuna. Non fu senza cagione che la ·schie~ rtt degli eruditi venne talvolta .assimilata ai tor· ren ti, i quali nel verno ciascheduno sembra volere eguaglia re il N i lo , e l' Eridano, ·e nella state il passe.g.giero vi lascia le vestigia. Questa ) 1sirnilitudine non tocca il Visconti. Il suo soccor· so è stato sempre dove 1na.ggiore accadeva il

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