Agostino Depretis - Il diritto di associazione e il diritto di riunione in Italia

r ' 77 . zioni repubblicane prendono l'atteggiamento di chi vuole ·entrare nel campo dell'azione, noi non pos- ~iamo mutare nè la nostra opiniqne nè il contegno nostro. · Io ho promesso di esser breve, e mantengo la _mia promessa, perchè ho finito, non essendo dj alcuna utilità lo arrestarmi sopra fatti .di minore ìmportanza come quelli dei fiori di cui ha parlato l'onorevo1e Cavallotti. Io credo che il paese vuole quiete e tranquillità. Esso è stanco delle·agitazioni. (Benissitno! - Sì! sì!) Io aggiungo che il Governo, aUa sua volta, ha bisogno di autorità. Tutte queste agitazioni, signori, non ci lasciano nè pace, nè tregua. A chi dubita del nostro liberalismo, massime se chi dubita siede da questo lato della· Camera (non metto in dubbio illiberalismo di altri), noi abbiamo un mezzo, ma un mezzo solo veramente efficace di rispondere, un mezzo che è degno di noi, e questo è di metterei al lavoro seriamente, di 'non perdere il nostro tempo. Permettetemi, le quis.tioni sono gravi, lo so, si tratta di principii, ma infine che cosa ci guadagni il paese da queste nostre discussioni non lo so, mentre il paese aspetta da noi delle riforme da lungo tempo desiderate, e che noi non abbi.q,mo ancora saputo compiere; .e questa è la nostra colpa principale. (Bene! Bravo!) Io spero .che la Camera vorrà tener conto delle f

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