Agostino Depretis - Il diritto di associazione e il diritto di riunione in Italia

r •, . . 61 che credo tutti gli uomini di Governo debbano seguire, cioè di lasciare alle autorità locali, ai pre· fetti, una certa latitudine nell'esercizio delle loro funzioni, perchè veramente essi sono i giudici più competenti, e trovandosi in un dato ambjentè possono vedere quello che è possibile e che convenga di fare con minor danno della pubblica quiete, avrei voluto, dico (sarà stato un grosso peccato, non so se mi verrà perdonato, ma ne ho già tanti, sarà uno di più) e avrei potuto, visto i disordini avvenuti n.el giorno 16, vietare la convocazione del giorno 23, salvo a ve~ire alla Camera, e dire : signori, nell'int eresse dell'ordine pubblico ho credutp di far questo. SP.~VRNTA. E perchè n·on l'ha fatto? PRRSIDRNTR DEL CONSIGLIO. Perchè non l'ho fatto, n1i si domanda;lo capirà presto, onorevole Spaventa. Io non era a Milano, era a Roma. E parlando francamente credo che il prefetto abbia fatto bene e còme doveva fare. Egli diede ordini precisi di non lasciare che · questa bandiera apparisse e accompagnasse il corteo.; ammaestrati dall'esperienza precedente che la bandiera sbucava improvvisamente e sc9mpariva come una di quelle ombre di cui dic~ Omero: E stridendo colà l'ombra iotterra innanzi a ·chi voleva stringerla, e non si vedeva più, studiato r itinerario del corteo, che cosa hanno di- .. .. • •

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