Alessandro Tassoni - I dimenticati

62 Biblioteca Patriottica nobilissimi, erede del valore avito, geloso dell'onore e del nome italiano, desideroio di riaiza.re il vessillo della libertà; e dell'indipendenza, coobatteva da prode, calorosamente, strenuamente. Dopo par~cchie ore di lotta lo Zima., ataneo ed assetato, si ~ondnsse con un suo amico, Zambelli Pietro, nell' o.steFia d~tta del Carr..4tino, vicinissima al luogo dove si combatteva. Erano le l O antimeridiand del l o aprile. Il piombo nemico aveva fatto gran strage fra i bresciani, cosicché gli austriaci poterono pene~rare per po~o nella città, e giunti agli spalti di San~' Alessandro", dove appunto trovavasi rosteria del Oa:rrettino, volsero contro questa tutta la loro ira vendicatrice. Lo Zima ed il Zambelli stavano appunto ristorandosi con un po' di vino, quand.o furono avvertiti in fretta. e furia dell'illiminente pericolo. Allora nei due popolani si ridestò quella fieea virtù dell'amor di patria che crea bene spesso gli eroi. Chiu~e le imposte, fortificata alla meglio la taverna, si disposero a difendere quell'ostello, [bersaglio delle vendette nemiche. Ròtti i primi ripa,ri; nonost~nte l'eroismo delio Zima e dei pùchi ~ha 'Vi erano rinchiusiJ l1oSt.eri~ fu apertaJ a viva· forza, ed in"'asrt dai némi ci ·eh~ as--pers-e-ro il proprietario, s.ignor Ari~<Jr;tio .M·ost~~c~i1 di ~éqtm ragia., e tra le fiamme lo lasci~ttono tl;tiserà:bHmente morir~~ ··· t 'atterr~~~ e pi~ngente S~lia rnog:fie, col napelli disciolti, tene{Aùo at collo due ~an.ciu]J.ettì,, cerc~va un riparo nègli òsc~ri rèc~s~ ~ ~e cantiAe. Ma. colà ra,gghinta dagli eterni nej~Jci d'Itàl1a; uhbriaèhi di vèndétta~ sarèbbe sta,ta thàs- '

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