Felice Turotti - Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II

-( 169 )- ()nde proteggere la formazione dei successivi battaglioni della brigata, ~uperare le alture della chiesa di S. Martino e quelle circostanti e vi si manteneva malgrado il vivo fuoco del nemico. Il i 7.0 reggimento comandato dal maggiore Ferrero si formava per colonna di battaglione a sinistra della strada Lugana, dinanzi e parallelamente alla ferrovia, ed in tale ordine marciarono queste truppe all'attacco, dirigendosi i due battaglioni di destra a San Martino ed alla Controcania, appoggiati da due compagn ie del 5.0 bersaglieri, e i due battaglioni di sinistra piegando a si - nistra verso Corbù di sotto, dove si trasferirono altresì le altre due compagnie del 5.0 bersaglieri . Nell'intervallo di queste due ultime colonne combatteva tuttora con molto vigore ed ef11cacia l' H .0 reggimento che le aveva prècedute all' attacco, mentre il colonnello Avenati all'estrema sinistra verso le cascine Ceresa e Vestone, privo degli altri tre battaglioni combatteva solo in quella posizione, e dove poi il generale Pettinengo, raccogliendo le poche forze cireostanti, rinnovava un attacco ch' egli medesimo guidaYa, incoraggiando i suoi alla pugna. Era mezzogiorno, e su tutta la linea gli attacchi progredirono con felice successo. Non solo S. Martino~ il Roccolo, la Contro - eania erano ripresi per la quinta volta, ma si · guadagnava molto terreno sull'altipiano di quelle forti posizioni al di là della Con· trocania. Quel successo era però passaggiero. La sinistra scemata di trt"'- hattaglioni del n.o trattenuti sulla. destra, era troppo debole e soverchiata da podero~e forze nemiche che già spuntavano il fianco sinistro, e che a 200 passi di distanza facevano scariche a mitraglia. Si dovette iniziare il movimento di ritirata dalla sinistra, e le .li tre truppe di mano in mano che si trovavano scoperte in que~ fianco, si vedevano costrette a retrocedere. La 9.a batteria da i6 con otto pezzì si era avanzata sulla strada Lugana, ed era mia intenzione dirigerla su quelle alture tanto contrastate , per controbilanciare l' artiglieria nemica che possedeva ivi non meno di 30 pezzi ; ma sebbene impiegasse trauo tratto il suo fuoco efficacemente, specialmente in sostegno delle truppe in ritirata, in quel continuo avvicendarsi di posizioni prese e riprese, non venne a capo in quel breve periodo della battagl!a di stabilirsi sopra il ciglio dell'altura e di spiegare il suo fuo co simultaneo, perchè la strada era fiancheggiata da lunghi fossi, ed ingombra essa medesima di ambulanze e feriti. E quando una sezione di quella batteria era imminente a stabilirsi sul ciglio della posizione, dopo avere a stento trovato un' uscita da quella strada, i2

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